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La petizione

Ancadic, risposte confortanti per la salvezza della caserma Mezzacapo

Il Ministero esamina l'appello presentato dall'associazione per scongiurare la vendita dell'ex distretto militare reggino

L'Andadic (Associazione Nazionale di Ispirazione Cattolica per i Diritti di Cittadinanza) esprime soddisfazione per i primi riscontri ricevuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali, da cui è arrivata lo scorso 21 febbraio una nota nella quale si prendeva in considerazione l'appello dell'Ancadic per la caserma Luigi Mezzacapo. Lo rende noto Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic e esponsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.

L'associazione aveva infatti rivolto un appello contro la vendita delle strutture militari e non solo in stato di abbandono, diretta al provveditoratointerregionale alle OO.PP per la Sicilia e la Calabria sede centrale, all’ufficio di gabinetto e al dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le Infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali. E' questo in particolare il caso dell'ex distretto militare caserma Luigi Mezzacapo di Reggio Calabria. L’ufficio di gabinetto ha trasmesso al provveditorato la petizione con la quale si chiede di “mantenere in vita, con un corposo finanziamento” il complesso dell’ex distretto militare reggino, “struttura così importante che ha fatto la storia di Reggio che ha formato i cittadini alla difesa dei Valori della Patria e successivamente ai valori repubblicani”, evitandone inoltre la vendita per uso privato, così come richiesto da Ancadic.

Nel trasmettere copia della petizione, è stato chiesto al Provveditorato, territorialmente competente per la manutenzione di tale tipologia di edifici pubblici, di far conoscere se per detto complesso immobiliare pubblico vi siano interventi in corso di esecuzione e/o programmati e, nel caso affermativo, le linee di finanziamento previste, con una sintetica relazione che illustri gli interventi in questione.

Invece, nel caso in cui allo stato attuale non fossero previsti interventi, è stato chiesto "di voler verificare lo stato degli immobili in questione, individuando - in un’ottica di riutilizzo pubblico degli stessi – gli interventi manutentivi di cui necessitano, con una stima dei relativi costi ed una proposta di copertura, eventualmente valutando i margini consentiti dalla riprogrammazione delle risorse”.

Per Vincenzo Crea si tratta di "una esaustiva riposta di concreta speranza per la tenuta in vita dell’ex distretto militare di Reggio Calabria, tanto caro a noi cittadini".

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