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Cronaca

Antenne 5G, i Verdi bocciano l'azione del Comune e puntano alla tutela della salute

Secondo la Federazione l'intervento dell'Università non basta. Bisognerebbe avviare uno studio scientifico che prenda in considerazione soprattutto le fasce più deboli

Si fanno sempre più concrete le ipotesi di installazione di reti 5G nel comprensorio cittadino, ma alla salute pubblica chi ci pensa? A tornare sull’argomento il partito dei Verdi italiani che lo scorso 9 aprile ha inviato all’Amministrazione comunale una richiesta di moratoria, nella quale erano contenuti  non solo i rischi delle nuove tecnologie, ma anche le possibili soluzioni per garantire l’incolumità dei cittadini.

Soddisfatta la Federazione che ha appreso che anche il consigliere comunale di Forza Italia, Pasquale Imbalzano, ha cambiato idea  passando da una precedente proposta di potenziamento della rete WiFi nel territorio comunale, alla domanda di sospensione dei lavori per il 5G.  

Anche il sindaco dopo le diverse istanze inviate ha richiesto l’intervento del “Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile” dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, per valutare i rischi, ma si tratterebbe, a parere dei Verdi di una scelta che consentirebbe una valutazione parziale.

“L’Università Mediterranea di Reggio Calabria – scrive Vincenzo Giordano, componente del consiglio federale - è ricca di figure estremamente competenti e professionalmente valide e, avendo un corso di laurea in “Informatica e sistemi per le telecomunicazioni”, con l’insegnamento appunto di “5G Sistems” o “Internet of things”, sarà sicuramente in grado di offrire un alto contributo al dibattito scientifico. Malgrado ciò pensiamo altresì che questo contributo si possa limitare all’approfondimento dell’aspetto fisico/infrastrutturale e non medico/biologico dell’argomento”. 

Secondo Giordano, le azioni messe a punto da questa Amministrazione non riguarderebbero la salvaguardia della salute pubblica: ”La scelta di interrogare l’Università Mediterranea sembra non manifesti tanto l'intento di tutela per la salute pubblica quanto la tutela dalle responsabilità a cui l'Amministrazione comunale è chiamata ex lege da eventuali conseguenze dei sistemi 5G sulla salute pubblica”. 

I Verdi chiedono di avviare una ricerca scientifica interdisciplinare, riunendo ricercatori di diverse discipline, in particolare medicina e fisica o ingegneria e, in continuo dialogo-confronto con  le fasce deboli di questo rapporto.

Giordano ribadisce quindi al sindaco "la richiesta di moratoria con l'invito a scelte prima precauzionali, in qualità di autorità sanitaria locale ed ufficiale del Governo, poi d’azione e chiediamo anche in questa occasione se, nel rispetto dell’art.8 della Legge n.36/2001, il Comune di Reggio Calabria abbia già adottato un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, strumento indispensabile per questa tutela".

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