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L'iniziativa / Mammola

Appello per distribuire il documentario su Nik Spatari e il Musaba

"Il sogno di Jacob" di Luigi Simone Veneziano, girato nel parco museo di Mammola, cerca una rete di cinema calabresi per far conoscere il progetto dell'artista

A lanciare l'appello è lo scrittore Gioacchino Criaco, che è tra i personaggi che appaiono nel docufilm "Il sogno di Jacob" di Luigi Simone Veneziano, girato nel parco museo di Santa Barbara a Mammola quando ancora c'era il suo fondatore, il geniale Nik Spatari. Lì Veneziano ha girato il lavoro, scritto da Alessia Principe, che s'ispira al progetto di Spatari e la compagna d'arte e vita Hiske Maas, attuale presidente della Fondazione Musaba, e racconta la storia dei due artisti e di come diedero vita a un'esperienza unica in Calabria, un museo laboratorio nel cuore dell'Aspromonte. Presentato in anteprima a Cosenza, dove ha entusiasmato il pubblico, il docufilm sarà proiettato domani sera alle ore 21.15 al cinema Vittoria di Locri, e in seguito a Corigliano Rossano. Ma chi lo ha amato pensa già al dopo: Criaco, che sta sostenendo con passione il lavoro, ha invitato i calabresi a sopperire ai problemi di distribuzione che affliggono il cinema indipendente non sorretto da grandi produzioni. Su Facebook scrive: "Nik ce lo distribuiamo da soli. Ci costa poco, il biglietto per entrare al cinema, e una parte va poi in beneficenza, a un progetto per i non udenti. Non c'è retorica, è solo un modo per far conoscere un grande artista, Nik Spatari, per seminare un'utopia di luce complementare, illuminare Mana Gi, la grande madre aspromontana". Criaco precisa che l'appello non va firmato: "Fate pressione sui cinema che frequentate, sugli operatori culturali, istituzionali e privati, che conoscete". E conclude: "Dopo passate al botteghino e pagate il biglietto", che è il modo concreto per aiutare questo film a girare, arrivare alla gente, essere visto e far parlare di sé. 

Il film racconta la vita di Nik Spatari e delle sue forme espressive, attraverso la fusione di elementi reali e di fiction. Elemento centrale del racconto è l’ispirazione che ha mosso le mani dell’artista fin da quando era solo un bambino. E' prodotto dall’associazione culturale Le Sei Sorelle e realizzato grazie ai fondi Pac della Regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei beni culturali calabresi, al sostegno della Fondazione Carical, inoltre ha il patrocinio gratuito della Calabria Film Commission e del Parco nazionale dell’Aspromonte.

Evento centrale nella vita di Spatari fu la perdita dell'udito dopo un bombardamento della seconda guerra mondiale. Da allora l'assenza di suoni diventa per lui fonte di ispirazione, una luce personale che, sopperendo al silenzio con i colori, si tradurrà nelle straordinarie opere d'arte che Nik ha poi creato soprattutto nello spazio del Musaba (una di queste è il capolavoro che dà il titolo al film). Nell'anteprima di Cosenza, parte dei proventi della serata sono stati destinati all’attivazione di un laboratorio d'arte per persone sorde.

Il docufilm ha l'obiettivo primario di far conoscere il museo di Santa Barbara e realizzare il sogno di Nik e Hiske di continuare l'opera di promozione dell'arte e del sostegno ai giovani artisti in un territorio di bellezza selvaggia. "I sogni ce li distribuiamo da soli", dice Gioacchino Criaco.

Evento fondamentale della vita di Nik fu la perdita dell’udito durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale. 

Da quel momento la sua vita cambierà radicalmente.  

L’assenza di suoni sarà  per lui una luce sconosciuta e personale che, in seguito, trasformerà in opere 

dai colori formidabili.

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