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Giovedì, 28 Marzo 2024
Periferie / Arghillà

Arghillà, Castorina: "Urge un Piano Shock per risolvere i problemi del quartiere”

Il consigliere comunale del gruppo Pd ha scritto al sindaco facente funzioni ed al presidente del Consiglio. Anche Michele Conia e Antonio Guerrieri chiedono un impegno preciso

Arghillà, quartiere a Nord di Reggio, estrema periferia, è ancora in emergenza: sommersa dai rifiuti e  carenza d'acqua. 

I cittadini sono esasperati e hanno, ancora una volta,  protestato bloccando la strada proprio con i rifiuti che non vengono raccolti da troppo tempo. Le forze dell'ordine hanno riportato la calma,  nel frattempo sono arrivati anche due mezzi della Teknoservice per iniziare a raccogliere i rifiuti, ma tra emergenze e disagi sociali, Arghillà resta un quartiere, soprattutto nella zona Nord, abbandonato a sè stesso, un ghetto, dove povertà ed emarginazioni sono evidenti. 

Ecco che questa situazione, che si trascina da troppo tempo, adesso è presa a cuore dal consigliere comunale, del gruppo Pd,  Antonino Castorina.

 "Il maltempo di questi giorni ma anche e sopratutto le ataviche criticità che vive Arghillà in relazione alla regolarizzazione degli alloggi, ai disservizi relativi alla rete idrica ed alla manutenzione stradale,  a cui si aggiunge il dramma rifiuti che imperversa in tutta la città meritano un intervento straordinario con il coinvolgimento di tutti gli enti locali e le associazioni di categoria" - afferma Antonino Castorina.

"Ho scritto al sindaco facente funzioni ed al presidente del Consiglio in relazione alla necessità di attuare un vero e proprio “Piano Shock” destinato e dedicato ad Arghillà. Ritengo sia utile - continua Castorina - il coinvolgimento di tutti gli enti locali e gli attori sociali che vivono il territorio ed ho chiesto di valutare la convocazione di un consiglio comunale aperto e specifico proprio ad Arghillà in relazione ai problemi di un quartiere che nonostante gli sforzi sembra non faccia parte della nostra città".

"Oggi è il tempo di agire, non basta enunciare il problema se poi non vi è la volontà da parte di tutti di risolverlo, non serve trovare gli “irresponsabili” ma condividere insieme le soluzioni da approntare perchè l’emergenza non può essere normalità ad Arghillà. Oggi - conclude Castorina - serve un impegno da parte di tutti superando le polemiche faziose ed agendo nell’esclusivo interesse della città , se non ora quando?".

Non è il solo, adesso, a sollevare il problema Arghillà. Anche Michele Conia e Antonio Guerrieri (Unione Popolare con de Magistris) denunciano l'aggravarsi della crisi nel quartiere ghetto di Reggio Calabria. "Non sono evidentemente efficaci i proclami e le promesse progettuali e di investimento mentre il mondo del terzo settore prova in tutti i modi a sopperire alle carenze e agli ostacoli di altrui responsabilità".

"Non è accettabile - sostengono Conia e Guerrieri - che vi sia nel 2022 in Italia una così grave bomba ambientale e sociale mentre le risorse ordinarie e le politiche sociali vengano destinate con squilibrio più verso il centro della città e persino il Pnrr, pensato anche e soprattutto, per il recupero delle aree periferiche del Paese qui a Reggio Calabria è ancora un oggetto misterioso, per quanto riguarda Arghillà. Non pensiamo che possa essere ormai ritenuta una questione soltanto cittadina e per questo vorremmo che entrasse nel dibattito politico nazionale e tra le consapevolezze e gli impegni dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre".

"Ad Arghillà la politica ha già fallito, lo Stato annaspa, il distacco tra i cittadini e le istituzioni è ormai irrecuperabile, ma quello che preoccupa è soprattutto una visione programmatica e a lungo termine che, per esempio risponda alla grave situazione relativa al disagio abitativo e al vergognoso ritardo dei provvedimenti relativi alle graduatorie degli alloggi popolari".

Per Conia, da poco delegato per la Città Metropolitana alle periferie, è necessario "prendere precisi impegni con le persone che patiscono questa realtà vergognosa e propone agli altri candidati un confronto pubblico con focus specifico periferie".

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