rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Sbarre Centrali, 249

Un melograno ad Arghillà a un anno dalla Marcia per la pace e la nonviolenza

L’arbusto è stato collocato dal coordinamento reggino della marcia nella piccola piazzola antistante l’ingresso del Centro di medicina sociale Ace

Si è svolta un anno fa la tappa reggina della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, l'ultimo grande evento pubblico della nostra città prima che la pandemia prendesse il sopravvento, restringendo la possibilità di vivere una socialità attiva.

Oltre 70 associazioni aderenti il primo marzo 2020 hanno rappresentato orgogliosamente una città viva e attenta ai grandi temi della pace internazionale e del disarmo nucleare, e soprattutto alla questione della giustizia sociale e dei diritti negati, scegliendo il quartiere di Arghillà come simbolo delle periferie del mondo, esempio di intreccio di problematicità ma anche di impegno sociale e di potenzialità inespresse.

Per questo motivo, dopo aver affisso nello scorso giugno una targa in ricordo della Marcia nella piazza dell'integrazione tra i popoli, si è voluto rilanciare l’impegno collettivo, con un piccolo gesto, in occasione dell'anniversario di quella manifestazione.

Mercoledì pomeriggio è stato piantato nell’orto urbano, dove già nel corso della marcia era stato messo a dimora un melograno, battezzato come l’ “Albero della nuova identità”, un altro albero della stessa specie. Si è voluto segnalare il sostegno al nuovo servizio del Centro di medicina sociale Ace, attivato accanto alla “piazzetta” e che sta prendendo il via in questi giorni.

Un servizio fondamentale in una zona che versa in condizioni sociali precarie e che si spera possa divenire una difesa contro il degrado e l’abbandono. L’arbusto è stato infatti collocato proprio nella piccola piazzola antistante l’ingresso.

All’iniziativa hanno preso parte, nel pieno rispetto delle norme vigenti, e in nome delle tante realtà aderenti, un piccolo numero di rappresentanti del Circolo Legambiente di Reggio Calabria, del Comitato di quartiere, del Comitato dialogo interreligioso costituitosi ormai in associazione culturale, e dello stesso Polo sanitario di prossimità Ace.

Da qui in avanti ogni nuova iniziativa significativa di impegno sociale intrapresa nel territorio sarà simboleggiata con una nuova piantumazione, con l’idea di dare radici all'utopia concreta che la Marcia ha ispirato. Il suo cammino prosegue con tante iniziative nel mondo e il suo ricordo è raccolto nella pubblicazione multilingue che è in corso di pubblicazione e dove trova ampio spazio la testimonianza di impegno e speranza che il corteo di oltre un migliaio di persone a Reggio Calabria ha lanciato un anno fa.

Piantare un albero è un modo per rinnovare il messaggio nell'opera di costruzione di vivibilità, nuova bellezza, senso di comunità ed identità, richiedendo il sostegno delle istituzioni, e incoraggiando e sostenendo la comunità del quartiere che da tempo sta portando avanti, con azioni concrete e insieme a diversi soggetti sociali, un’opera di conquista di diritti fondamentali come quelli ai servizi essenziali, al lavoro, alla salute e all'ambiente.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un melograno ad Arghillà a un anno dalla Marcia per la pace e la nonviolenza

ReggioToday è in caricamento