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Cronaca

Bando assistenti educativi, dopo la sentenza del Tar, Nucara: "Pronto il ricorso in appello"

Non si fa attendere la risposta del comitato, dopo che il Tar ha rigettato la richiesta di sospensione del bando. Più di 100 gli assistenti che rimarranno a casa

Dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha rigettato i ricorsi, arriva la risposta dell’avvocato del comitato assistenti educativi, Francesco Nucara: “Il Comune di Reggio Calabria con il bando di gara a mezzo del quale ha esternalizzato il servizio di assistenza educativa nelle scuole di sua competenza, ha richiesto come requisito di accesso alla candidatura alle cooperative aggiudicatarie del servizio, “ l’esperienza di almeno un’intera annualità scolastica continuativa”.

“Tale clausola di sbarramento è assolutamente illegittima perché disconosce la figura dell’assistente educativo per come definita dalla Regione Calabria con L.R.18/85fra quelle professionali riconosciute a coloro i quali svolgono corsi accreditati  (comprensivi, si badi bene, di tirocinio formativo presso le scuole comunali) dallo stesso Ente regionale con esito positivo  e conseguendo la relativa attestazione.

Tale determinazione amministrativa non solo lascia perplessi per la scarna e confusa motivazione consistente nel “garantire anche la continuità didattica nell’ambito di ciascun Istituto scolastico”, laddove l’assistente educativo non svolge funzione didattica, che è invece propria del docente di sostegno, dipendente del Miur, ma educativa, e laddove la continuità è una garanzia di crescita per il bambino disabile, non di appartenenza ad un Istituto, ma getta, altresì, nello sconforto oltre 100 assistenti educativi che hanno lautamente pagato scuole di formazione private ( che continuano a perpetrare corsi su corsi) per ottenere un titolo riconosciuto dalla Regione Calabria, ma reso ingiustificatamente non spendibile nelle scuole d’infanzia , primaria e secondaria di primo grado di tutto il territorio comunale.

Vi è di più. Tali assistenti educativi, oggi lasciati a casa, erano già figure professionali acquisite dall’Ente Comune e inserite in una short list, da cui le scuole del territorio avevano attinto anche se non per un’intera annualità continuativa. Non solo. Il Comune non ha nemmeno fatto fronte alle spettanza retributive del personale educativo dello scorso anno, poiché l’ultimo accredito alle scuole è riuscito a ricoprire solo parzialmente la mensilità di marzo.

Nè vale di contro trincerarsi dietro la recente ordinanza del Tar di Reggio che ha rigettato la domanda di sospensione del bando in questo punto. Infatti, al di là comunque della provvisorietà di tale decisione, è già in corso la preparazione dell’appello che a seguito di un ulteriore approfondimento non potrà che accogliere le legittime aspettative degli assistenti. Sebbene è davvero triste che si debba aspettare il verdetto di un giudice per avere giustizia in ordine a diritti basilari che dovrebbero essere già rispettati ed osservati da un amministrazione che vuole operare nella legalità”. 

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