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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Avr, incontro positivo con Neri ma si conferma lo sciopero di 48 ore

Negli uffici del Cedir alcuni dipendenti della società hanno incontrato il vicesindaco Neri e l'assessore Muraca. Il Comune si è impegnato a versare un milione per gli stipendi di agosto

Un milione di euro sarà versato ‘prestissimo’ nelle casse della società Avr dal Comune per permettere il saldo del mese di agosto. È quanto, il vicesindaco Armando Neri e l’assessore Giovanni Muraca hanno garantito ieri mattina a una delegazione di lavoratori durante un incontro negli uffici comunali del Cedir.

Giunti alla fine del mese di ottobre i dipendenti della società che si occupa della raccolta differenziata in città, attendono lo stipendio di agosto, al quale si aggiungerà, “molto probabilmente”, dichiara Antonello Errante, rappresentate sindacale Fit-Cisl, "quelli di ottobre, novembre e dicembre".

Nonostante le ‘garanzie’ ottenute ieri, ha spiegato Errante “il problema non si risolve. Questa è l’ennesima soluzione tampone”. I lavoratori, che continuano ad offrire un servizio, praticamente ‘gratis’, sono sull’orlo della disperazione. Non vengono assolutamente messi in dubbio i buoni propositi da parte dell’Amministrazione, aggiunge il sindacalista, "però mi preoccupa il domani. Perché, questo versamento andrà a coprire una sola delle mensilità che ci spettano ma il problema si ripresenterà”.

La società, prosegue il il rappresentate dei lavoratori, “no per difenderla, oltre agli stipendi dei dipendenti, i cui costi si aggirano intorno agli 800mila euro, ha anche altre spese da sostenere e con un debito maturato dal Comune che supera i 15milioni di euro, il denaro che arriverà nei prossimi giorni diventa irrisorio”.  

Secondo l'articolo 26 del codice della gara di appalto, l'azienda è obbligata ad anticipare di tasca sua gli stipendi dopo 100 giorni dal mancato versamento da parte degli enti, "Avr ha già anticipato alcune mensilità nel 2019 ma, ovviamente, non ha più liquidità e, nemmeno, possibilità di credito da parte delle banche. Da quel che sappiamo, il rappresentante della società - riferisce Errante -  ha garantito che non appena vedrà il bonifico del comune, immediatemente, salderàle spettanze dei lavoratori". 

Le preoccupazioni sono rivolte soprattutto al futuro, un futuro che viste le incognite si prospetta poco roseo. Si parla di possibilità di “rendere pubblica la società ma, se parliamo di società in house, l’iter da seguire è piuttosto complesso e si baserebbe sull’accesso tramite concorso per i dipendenti e noi che che fine faremo -si chiede Errante-. Siamo 400 dipendenti,  287 ex Leonia, che garanzie abbiamo noi di non finire in mezzo ad una strada?”.

Ovviamente, specifica il rappresentate di Fit-Cisl, “tutto questo noi lo apprendiamo dai giornali perché, sino ad ora non abbiamo alcuna informazione ufficiale a riguardo”. L’unica certezza è che “il 31 dicembre 2019 scade il contratto di Avr, l’Amministrazione non ha ancora emesso il bando di gara. Se la situazione continua così, noi finiremo licenziati e, la prefettura sarà costretta ad intervenire e obbligare la società ad una proroga, in attesa della gara d'appalto”.

Questo, ovviamente, rimane tutto nel campo dell’ipotetico, di sicuro c’è un incontro fissato tra sindacati e amministrazione per il 5 novembre, al quale non si sa ancora se prenderà parte Avr, nonostante questo, dichiara Errante, “resta confermato lo sciopero di 48 ore annunciato da giorno 6 sino a giorno 8".

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