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Solidarietà

Banco alimentare, Bognoni: "Non c'è più spazio per stoccare le merci, costretti a rifiutare i tir"

Arriva il grido d'aiuto per evitare che vadano persi prodotti alimentari necessari per la sopravvivenza dei più bisognosi

La pandemia ha colpito duramente e non solo a livello sanitario: molti si sono ritrovati infatti senza lavoro e con la necessità di rivolgersi ai centri d'aiuto. C’è stato un incremento tra il 30 e il 40% di persone in situazioni di bisogno rispetto al passato, sono le nuove povertà e senza il volontariato e il Banco alimentare molti sarebbero senza cibo. Ogni giorno, infatti, Banco Alimentare recupera eccedenze alimentari per distribuirle a strutture caritative che offrono pasti o pacchi alimentari a persone che vivono in difficoltà. Accanto all'attività quotidiana, Banco Alimentare organizza ogni anno, l'ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

Il Banco alimentare, però, in questi giorni si trova in grande difficoltà. Lo dice chiaramente Giuseppe Bognoni, responsabile prvinciale reggino: “Al Comac di Montalto Uffugo non c'è spazio per accogliere i prodotti che dovrebbero essere distribuiti a chi ha bisogno. Faccio mio l'appello di Gianni Romeo, direttore del Banco alimentare della Calabria, che si vede costretto a  lasciare i prodotti fuori perché non c'è più spazio nei i padiglioni, del fallito Consorzio mercato agricolo alimentare a Montalto Uffugo, dove il Banco ha la sua sede ma che occupa solo una piccola parte di quello spazio di circa 100mila metri quadri”. 

Così i tir carichi di roba da mangiare destinata alle famiglie bisognose sono costretti a tornare indietro. O ad andare altrove. “Il Banco alimentare della Calabria smista in tutta la regione poi e quindi anche a noi a Reggio Calabria”.

Così ecco che arriva l'appello di Romeo e di Bognoni alle istituzioni affinché trovino degli spazi utili, gratuiti, per poter depositare la merce che arriva.

“Se diamo uno sguaGiuseppe Bognoni-2rdo nello specifico alla provincia di Reggio Calabria – afferma Bognoni -  ci accorgiamo che la povertà si tocca con mano, non risparmia nessun territorio e lambisce drammaticamente ogni fascia sociale. Tra impegni disattesi del Governo, la crisi che morde e lo sviluppo di cui non c’e’ traccia, i cittadini rischiano di vivere in condizione di grave indigenza, con dati davvero preoccupanti che riguardano la povertà alimentare dei bambini.

Siamo presenti a Reggio con un magazzino sin dal 2002 e grazie all'aiuto di tanti volontari e delle stesse strutture caritative convenzionate, si contano ad oggi circa 160, riusciamo ad aiutare circa 47.000 persone. Purtroppo, ed è proprio un paradosso, la mancanza di spazi adeguati ci sta costringendo a non poter stoccare nel nostro magazzino di Campo Calabro, oltre che nella piattaforma regionale di Cosenza, tutte le derrate alimentari che ci sono destinate. Più volte abbiamo lanciato appelli anche agli amministratori, ma ad aggi, in concreto, abbiamo ricevuto solo elogi e qualche riconoscimento. Ma nulla più”. 

“Eppure per costruire una comunità solidale occorre una vera e reale collaborazione, - conclude- tra amministrazioni pubbliche e le forze del Terzo Settore, in qualsiasi campo. Ma l’appello lo rivolgiamo a tutti gli uomini di "buona volontà", siano essi imprenditori o semplici cittadini, che ci possano aiutare a trovare spazi adeguati per poter servire meglio le strutture convenzionate e le famiglie in difficoltà”.

Non poter accogliere la merce vuol dire non poter aiutare tante famiglie in difficoltà, in un territorio già fragile, e si corre davvero il rischio di lasciarle indietro.

La Colletta Alimentare 

Accanto all’attività quotidiana di recupero di eccedenze alimentari da destinare ai più poveri del nostro Paese, Fondazione Banco Alimentare Onlus organizza ogni anno, l'ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Ormai giunta alla 25a edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata un importantissimo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità di condivisione: donare la spesa a chi è povero. 

Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà Gli alimenti così raccolti dai volontari entrano poi nel circuito di distribuzione del Banco Alimentare.

Dalle quasi 1700 tonnellate raccolte nel 1997, anno della prima Colletta Alimentare in Italia, si è passati quest'anno alle 7.000 tonnellate di cibo, l’equivalente di 14 milioni di pasti nonostante il momento particolare e i disagi dovuti al maltempo in numerose località. 

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