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Palazzo San Giorgio

Bando rifiuti, l'opposizione grida al fallimento politico

Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato i consiglieri di centrodestra chiedono come il Comune affronterà la nuova rivalutazione

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato sugli appelli presentati dal Comune di Reggio e dalla Teknoservice, dopo il provvedimento di aggiudicazione della gara a Teknoservice impugnato da Ecologia Oggi, ecco che l'opposizione di Palazzo San Giorgio grida al fallimento di questa amministrazione comunale.

I consiglieri d'opposizione convocano una conferenza stampa a Palazzo San Giorgio ma le porte del palazzo sono chiuse, così Massimo Ripepi, Federico Milia, Antonino Maiolino, Demetrio Marino, Guido Rulli e Mario Cardia incontrano la stampa per strada, davanti al Palazzo.

Spiega Massimo Ripepi: "Il Comune non ha i soldi per pagare gli straordinari a chi deve aprire, diciamo cinquanta euro, e malgrado la nostra richiesta di poter utilizzare la sala comunale per fini istituzionali e tenere una conferenza stampa, non ci è stata concessa. Quindi siamo qui, in strada, per dire ai reggini quanto accade dentro il Palazzo. Ecco non ci sono i soldi, minimi, per il normale funzionamento del palazzo e poi si spendono soldi per pagare la super commissione che doveva fare il bando. Trentamila euro, per i tre tecnici, e poi il bando è stato bocciato dai giudici. Adesso il Comune, quindi noi cittadini, spenderà più di ventimila euro per l'avvocato scelto per difendersi e dovrà rivalutare i criteri per l'assegnazione alla società. Tutto questo è la dimostrazione del fallimento di questa Amministrazione".

Continua Ripepi: "Il problema sollevato dal Consiglio di Stato è la valutazione in ordine alla equivalenza, cioè l'Amministrazione comunale aveva stabilito nel bando dei criteri: vince Teknoservice e fa un'offerta diversa da quella del bando. Dovevano fare lo spazzamento tre volte la settimana in zona C ma nell'offerta dicono due e affermano che avrebbero fatto servizi aggiutivi. Ecco questa sarebbe l'equivalenza. Quando il Comune ha dato il punteggio, lo ha dato numerico. Ma il Tar e il Consiglio di Stato dicono che dovevano motivare questo principio di equivalenza, cioè dovevano spiegare come avrebbe funzionato il servizio in equivalenza a pagina dodici la sentenza scrive così avrebbe richiesto "ove l'intendimento della Commissione di gara fosse stato in effetti quello di considerare applicabile la regola dell'equivalenza, uno sforzo argomentativo maggiore di quello della semplice attribuzione del punteggio numerico".

Dunque dobbiamo ancora attendere ma siamo nel limbo e questo dimostra l'inadeguatezza dell'amministrazione comunale e la città è sporca. Del resto una società che già ha fatto investimenti ma non sa se potrà ancora restare e va avanti a proroghe che interesse può avere?. Adesso ci chiediamo con quale stato d'animo faranno adesso la nuova valutazione? Dunque un fallimento politico di questa amministrazione e da otto anni non c'è una cosa compiuta e non hanno completato neanche le cose iniziate dalle precedenti amministrazioni" .

"Siamo davvero davanti ad un fallmento politico - evidenzia anche Mario Cardia - prima la Cittàmetropolitana con la bocciatura del Tar sull'apertura della discarica di Melicuccà, poi il Comune di Reggio dal Consiglio di stato sui rifiuti. E' l'ennesimo fallimento, dopo lo scandalo concorsi, il Comune di Reggio è l'unico ente che non si affida allo Stato, quindi al Formez, e in Commissione Controllo e garanzia non ci hanno dato nessuna speigazione. Oggi assistiamo all'ennesimo fallimento politico, ormai davvero abbiamo perso il conto".

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