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Cronaca

L'impegno di Biesse per i giovani, Siviglia: "L’obiettivo è creare una società più giusta"

L'intervista alla presidente dell'associazione impegnata da anni sul territorio. In risalto l'intesa con Reggio Film Fest e il sempre attivo "Giustizia e Umanità, Liberi di scegliere"

Le associazioni culturali e sociali attive sul territorio sono linfa vitale per l'intera comunità. Reggio Calabria può farsi forza su diversi gruppi, tra cui la virtuosa realtà di Biesse. Attiva da diversi anni in città, l'associazione della presidente e fondatrice Bruna Siviglia è costantemente impegnata in svariati progetti con tematiche principali quali legalità, giustizia, cultura e scopri benefici. Insomma, un vero e proprio patrimonio per l'intera cittadinanza.

Attiva su più fronti anche in questo periodo di ripartenza dopo le più ferree restrizioni legate al Covid, l'associazione Biesse è oggetto di una nostra panoramica per comprendere ancor più nel dettaglio il suo impegno sul territorio. Un approfondimento incentrato sulle parole della presidente Siviglia, intervenuta ai nostri microfoni.

Da anni ormai Biesse è impegnata su più fronti, riscuotendo grande partecipazione. Si aspettava, all’inizio di questa splendida avventura, di avere un seguito così importante?

"Sinceramente no. Sono sorpresa e orgogliosa di tutto il ‘successo’ del nostro impegno non solo a livello territoriale ma anche nazionale. Ho fondato l’associazione nel 2016. Siamo partiti da Reggio e pian piano ci siamo allargati di numero fino ad oltrepassare i confini regionali. Abbiamo referenti in Campania, Sicilia, a Roma e abbiamo anche molta attenzione a livello internazionale grazie al progetto ‘Giustizia e Umanità, Liberi di scegliere’, basato sul percorso del giudice Di Bella. Da Reggio possono partire idee importanti da veicolare in tutta Italia portando i valori virtuosi di una Calabria sana.”

Essendo attiva sul territorio, quali sono le sfide che offre Reggio e come si articola il lavoro in una città come la nostra?

"È sicuramente difficile, perché si trovano tanti ostacoli. Spesso non si riesce a fare rete, ma ho avuto la fortuna di riuscirci con diverse realtà per camminare insieme. È il noi che vince sempre. La sfida più importante è certamente quella culturale. Da lì parte tutto, cercare di lavorare per cambiare il modus pensandi e operandi di molti giovani. Siamo molto impegnati sui temi della legalità, la violenza in generale e contro le donne e non solo. Oltre alla divulgazione, offriamo delle opportunità che nella nostra terra mancano. Lavoriamo per inclusione e nuove possibilità per i giovani, così da dare aiuti concreti con borse lavoro e studio. L’obiettivo è di creare una società più giusta.

Per il tribunale dei minorenni, ad esempio, abbiamo donato una borsa lavoro ad un ragazzo messo alla ‘prova’ e sta facendo un tirocinio lavorativo dallo chef Filippo Cogliandro per imparare un mestiere. Cerchiamo sempre di offrire opportunità, non basta solo la divulgazione, ma servono possibilità economiche per questi ragazzi. A tal proposito, con il corso di formazione ‘Io Chef’ sono stati fatti contratti di lavoro per due ragazze vittime di violenza. Abbiamo aperto anche uno sportello di ascolto all’Alberghiero di Villa e lì abbiamo intitolato l’auditorium a Emanuela Loi, agente di polizia morta nella Strage di via D'Amelio.

Si parla troppo e poi si fa poco nella nostra terra, bisognerebbe fare il contrario. Non abbiamo finanziamenti da parte di nessuno, ci autotassiamo ed è tutto frutto delle attività benefiche. Facciamo le nostre serate in musica, in pizzeria, giochiamo a burraco, abbiamo il gruppo artistico e tutti i ricavati vanno a sostegno di chi si trova in difficoltà.”

Veniamo alla stretta attualità con i progetti attivi. A chi si rivolge e cosa propone il protocollo d'intesa tra Biesse e Reggio Film Fest?

"Altro passo in avanti, perché di protocolli ne abbiamo già tanti e adesso il nostro progetto ‘Giustizia e Umanità, Liberi di scegliere’ entrerà per la prima volta nelle sale del Reggio Film Fest. Il 22 luglio, infatti, sarà proiettata la pellicola con Alessandro Preziosi nel ruolo del giudice Di Bella. Proprio a lui, che sarà presente, consegneremo un premio per la straordinaria interpretazione. 

Ci sarà anche la premiazione dei cortometraggi elaborati da studenti delle scuole di tutta Italia. I migliori tre riceveranno altrettante borse di studio di 500 euro intitolate ai carabinieri Fava e Garofalo. Il cinema diventa così il veicolo per trasmettere valori di giustizia e legalità. Chissà che tra i giovani studenti non possa nascere un nuovo talento cinematografico, perché è sempre un’opportunità per le nuove generazioni con sullo sfondo il tema della giustizia.”

E poi il sempre continuo "Giustizia e Umanità, Liberi di scegliere". Partito nel 2019, ha raggiunto un panorama nazionale. Quali sono stati i momenti più significativi del vostro lavoro e quale sarà il futuro dell'iniziativa?

"Abbiamo avuto la fortuna di conoscere davvero tante realtà. Si è creato un ponte unico con nessuna differenza tra nord e sud. Il progetto ha unito in ogni zona d’Italia. I ragazzi nelle scuole ci aspettavano con ansia, vogliosi di saperne di più. Abbiamo incontrato dirigenti, professori coraggiosi e studenti straordinari vogliosi d’impegnarsi. Abbiamo raggiunto Milano, Napoli, la Sicilia, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Rosarno, Palmi e molte altre zone ancora. In ogni istituto scolastico è stata sempre un’esperienza unica, arricchente per tutti noi.

A settembre il progetto sarà trasmesso e presentato, insieme al docente Angelo Viglianisi Ferraro, ai Paesi dell’Unione Europea. Ripartiremo, poi, inaugurando il prossimo anno scolastico a Rosarno con la presenza del giudice Di Bella. Sigleremo anche un protocollo d’intesa con la commissione anti ‘ndrangheta e il Consiglio regionale per istituzionalizzare il progetto in tutte le scuole calabresi. Loro contribuiranno con borse lavoro e studio intitolate a vittime di mafia. Il percorso continuerà nelle scuole di tutta Italia con la proiezione del film e l’adozione del libro come strumenti di educazione alla legalità.”

Altri impegni in programma nel prossimo futuro?

“L’11 giugno alle ore 17:30 sul terrazzo dell’accademia dello chef Filippo Cogliandro ci sarà l’anteprima nazionale del libro ‘Crimine infinito’ che prende spunto proprio dall’omonima operazione. Ci saranno i due autori Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli. Faremo anche un collegamento con il direttore di Fatti e Misfatti (TgCom24) Paolo Liguori. Saranno presenti anche tante autorità e personalità.”

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