Conti comune, la bacchettata di Imbalzano: "Pasticcio di amministrazione decadente"
Il coordinatore cittadino di "Italia al centro" contesta la gestione economica della maggioranza di centrosinistra
”Al netto dei macroscopici ed intollerabili ritardi nell’approvazione dei documenti contabili 2021 e 2022, dei diffusi e pubblici mal di pancia all’interno di una maggioranza più sfilacciata che mai e delle croniche pluridiffide della Prefettura, una premessa è d’obbligo. Con quale senso del pudore si discute di Piano e mancata riduzione della Tari, mentre intere zone della città continuano ad essere invase da montagne di rifiuti stessi non raccolti, vere barricate che impediscono l’accesso in alcune popolose zone della città? E non parliamo soltanto delle solite zone di Arghillà Nord e Ciccarello!". E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, responsabile cittadino di “Italia al centro”.
“Questa ormai storica raccolta a singhiozzo - continua - rispetto alle previsioni di spesa complessiva del servizio pari a 42 milioni di euro se svolto normalmente, dovrebbe comportare a rigor di logica matematica una considerevole riduzione del costo stesso. E poiché, nonostante l’implicita opinione contraria di qualche dirigente o amministratore, questa continua ad non essere una città di allocchi, se ne dedurrebbe che poiché siamo già a meta anno, le famiglie e le imprese reggine dovrebbero scontare una consistente riduzione della tassa sui rifiuti, le cui bollette sono direttamente legate a detto costo e non ad alcuno di altri parametri inopinatamente evocati nelle commissioni consiliari”.
“Da noi, addirittura si pretende l’anticipo del 75% ad aprile - conclude Imbalzano - senza che in quella fase vi fosse una qualsiasi parvenza di previsione della spesa complessiva a fine anno , calcolata si presume sulla base del costo storico di un servizio , ripetiamo, da almeno due anni erogato a singhizzo,quindi in parte! Conteggi, comunque, che non tengono conto dell’enorme numero dei furbetti non censiti ed evasori totali, a carico dei cittadini onesti, di cui questa maggioranza beatamente si disinteressa: tutto l’opposto del noto principio pagare tutti per pagare molto meno”.