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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il progetto / Pellaro

La collina di Pellaro piace ai Wwoofer, Borgo Nocille tra le prime 50 sedi più richieste

L'associazione ha accolto i primi visitatori stranieri che arrivano dalla piattaforma che promuove tra i giovani di tutto il mondo l'esperienza della vita rurale

La prima è stata una diciannovenne canadese di Vancouver, che nel mese di marzo ha scelto la collina di Pellaro e l'accoglienza dell'associazione Borgo Nocille per fare un'esperienza di vita rurale in Italia. Poi nel periodo di Pasqua a scoprire la gestione di una fattoria, la biodiversità e i prodotti tipici reggini sono state due giovani provenienti da Florida e Svizzera e un'italiana, seguite da altri ospiti francesi e inglesi, e nelle prossime settimane sono attesi visitatori da Stati Uniti e Australia.

Ragazzi che come tantissimi altri fanno parte della piattaforma internazionale Wwoof, a cui aderiscono strutture che mettono spazi, risorse e competenze a disposizione di giovani interessati alle attività rurali. In Italia Borgo Nocille è l'unica realtà della provincia di Reggio Calabria, e su un totale di 750 iscritti è tra le prime 50 destinazioni più richieste da utenti di tutto il mondo. "E' una bella soddisfazione - dice Demetrio Laganà, presidente dell'associazione Borgo Nocille - abbiamo già un calendario fitto di prenotazioni e questo ci rende felici perché il nostro obiettivo è divulgare uno stile di vita basato sulla cultura biologica e sostenibile del nostro territorio".

Borgo Nocille porta la provincia reggina tra le località più richieste dai Wwoofer di tutto il mondo

Woof Italia mette in contatto i richiedenti con gli host - piccole imprese agricole o allevamenti, agriturismi o borghi attrezzati - che offrono vitto e alloggio oltre che attività formative e apprendimento di tecniche agricole (queste ultime con opportuna copertura assicurativa). Ma per i Wwoofer, tutti volontari, non si tratta esattamente di un lavoro, e a Laganà chiediamo di spiegarci meglio in cosa consiste il progetto. "Potremmo definirlo qualcosa di simile a un Erasmus - risponde - incentrato sull'ambiente rurale e la conduzione di attività agricole, ma per molti di questi ragazzi è un mondo completamente nuovo. Chi viene da grandi città non aveva mai visto alcuni animali da fattoria e resta affascinato dal contatto con la natura e la scoperta del rapporto tra l'uomo e gli animali, che da noi in passato erano al centro dell'economia delle famiglie. Insomma - precisa - non è soltanto formazione ma soprattutto un'esperienza personale, e per qualcuno un modo per immergersi in una cultura diversa e imparare l'italiano".

Il ritorno alla natura e la rivalutazione dei lavori legati alla terra sono fenomeni in ascesa, un'anti rivoluzione urbana che era già iniziata da alcuni decenni e oggi in modo inedito sta coinvolgendo i giovani. Ma cosa piace a canadesi e americani della tranquilla frazione pellarese, seconda come località italiana più gradita dopo la popolarissima Sicilia? "I primi ospiti sono stati colpiti dalla bellezza del paesaggio e dal calore della gente, un aspetto che noi curiamo alternando ai momenti di apprendimento e i corsi quotidiani alcuni spazi conviviali, dedicati alla riscoperta di tradizioni popolari a rischio di estinzione anche tra le stesse comunità della provincia... anzi, purtroppo siamo proprio noi a trascurarle, mentre i forestieri se ne innamorano subito".

Una giovane woofer a Borgo Nocille

I visitatori di Borgo Nocille arrivano anche dalla piattaforma Agricamper Italia, dove pure la struttura è la sola ubicata nel territorio di Reggio. E' una rete molto particolare basata sulla filosofia dell'ospitalità: ai camperisti è proposta la sosta gratuita per una notte e se il soggiorno prosegue si paga acquistando prodotti locali e pranzando e cenando nelle strutture. In questo caso parliamo di un'iniziativa turistica perché i viaggiatori sono a tutti gli effetti in vacanza ma utilizzano questa formula per unire la convenienza delle soste gratis con l'immersione in un mondo incontaminato, mentre i proprietari delle strutture hanno l'opportunità di promuovere le loro produzioni favorendo anche una situazione virtuosa per il settore.

A Borgo Nocille c'è grande attenzione per l'enogastronomia locale e la sua fruizione in armonia con l'ambiente, che sia consumando un pasto all'aria aperta, cucinando sulla legna o organizzando percorsi di trekking con asinelli come compagni di viaggio. Le recensioni dei primi camperisti sono entusiastiche e descrivono il borgo come un museo naturale a cielo aperto - una coppia tedesca diretta in Sicilia era inizialmente di passaggio, ma poi si è fermata tre giorni. "E' da sempre la nostra missione - dice ancora Laganà - fare di Borgo Nocille un centro di trasmissione di tecniche rurali ma soprattutto di cura e amore per la natura e salvaguardia di tutte quelle tradizioni che nel tempo sono state stereotipate e snaturate".

La particolare posizione del borgo gli permette anche di costituire una formidabile via di collegamento con la Sicilia, verso le coste della provincia reggina o l'Aspromonte, e c'è stata anche l'occasione per far vedere ai giovani stranieri la magnificenza dei Bronzi di Riace e gli antichi tesori custoditi nel museo archeologico.

L'altro progetto dell'associazione coinvolge i bambini delle scuole con successo di adesioni

Il woofing sta dando all'associazione grandi risultati, ma il progetto che più sta a cuore a Borgo Nocille è quello dei laboratori esperienziali per i bambini delle scuole d'infanzia e primaria, che uniscono attività ricreative e formative a percorsi di pedagogia clinica con la dottoressa Maila Ielo. L'obiettivo è riaccendere nei più giovani l'interesse verso la socializzazione e la vita all'aria aperta, che con la pandemia è stata inevitabilmente repressa con effetti negativi sul loro benessere psicofisico.

Dopo il successo dello scorso anno, l'iniziativa del "Borgo dei Piccoli" è appena ripartita con un pienone di adesioni: il tema di questa nuova edizione è la vita delle api, a cui i giovanissimi allievi possono avvicinarsi grazie a un'arnia didattica. Dalla teca sotto vetro, quindi in piena sicurezza, i bambini osservano l'attività dei laboriosi insetti e imparano rudimenti di apicoltura, per cui l'associazione ha avuto il supporto tecnico dei funzionari dell'Arsac regionale, sezione di Reggio Calabria.

La peculiarità del Borgo dei Piccoli è quella di essere non una fattoria didattica ma una scuola, con il regolare svolgimento delle lezioni curriculari delle singole scuole partecipanti, che però si tengono in mezzo alla natura e organizzate in percorsi di apprendimento con il metodo pedagogico clinico guidato dalla professionista Ielo. Si impara attraverso giochi didattici, indossando tute che ricordano quelle degli apicoltori e usando fiori finti per mettere in scena l'universo delle api.

Attività nel borgo dei piccoli "Il nostro impegno è trasmettere ai bambini il valore della natura e di tutto ciò che essa ci offre - commenta il presidente dell'associazione - abbiamo scelto il tema delle api perché, oltre a produrre il miele, queste creature hanno una funzione indispensabile nel sistema della natura". Il miele, insieme all'ottimo pane realizzato con i grani del territorio dai panificatori della filiera dello Stretto e l'olio locale, certamente non mancano nelle merende degli allievi a Borgo Nocille. E a proposito di recupero dei sapori dimenticati, l'associazione sta rilanciando la susumella, tradizionale dolce reggino che alle giovani generazioni è quasi sconosciuto, attualizzato con un'originale glassa al bergamotto.

Borgo Nocille prende il suo nome da uno dei toponimi rurali del comprensorio reggino, dal latino "nucillae", che indicava le oriunde piante di noce, ormai scomparse nell'area. L'associazione è un investimento su cultura e territorio, appagante ma non sempre facile. "Facciamo tutto da soli - spiega Laganà - perché la parte politica non ci aiuta e ci capita talvolta di scontrarci con problemi e disservizi che potrebbero penalizzano agli occhi dei visitatori un luogo che noi teniamo come un gioiellino. Noi ci mettiamo il cuore, ma vorremmo che le istituzioni fossero più presenti - conclude - perché la speranza comune dev'essere che questo territorio sia sempre più custodito e apprezzato da chi vi risiede o lo vive, da Reggio Calabria fino al Canada".  

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