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Il fatto / Bova Marina

Zara e Amir vivevano dentro un serraglio fra gli escrementi: una denuncia dei carabinieri

I militari del corpo forestale hanno operato dopo una segnalazione della Lav e segnalato l'uomo per maltrattamento e detenzione non idonea di animali

Erano detenuti in un piccolo recinto fatiscente, tra rifiuti e deiezioni, senza riparo e con solo poca acqua putrida a disposizione. Queste le condizioni in cui vivevano Zara e Amir, due cani da caccia, madre e figlio, a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria.  

Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, i volontari di Lav Reggio Calabria hanno effettuato diversi sopralluoghi, documentando con video e foto le condizioni nelle quali versavano i due cani, esposti alle torride temperature estive e al gelo invernale, alimentati con quel poco cibo rinvenuto all’interno del recinto. In seguito, la sede locale Lav ha presentato una denuncia al comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria. 

I carabinieri forestali della compagnia di Melito, insieme al medico veterinario Asp dell’area competente e ai volontari Lav, hanno effettuato una verifica delle condizioni dei cani. Il veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale ha provveduto a denunciare un uomo per maltrattamento e detenzione non idonea di animali.  

I cani sono stati affidati ai volontari Lav e trasferiti presso un rifugio dove sono stati sottoposti agli accertamenti medico-specialistici, risultando affetti da leishmania, e alle terapie veterinarie necessarie a ristabilirne lo stato di salute.  

“Zara e Amir - dice Davide Cartisano, referente Lav Reggio Calabria - ora aspettano una famiglia che regali loro il riscatto che meritano, ma ci sono molti cani che vivono nelle stesse condizioni. La zona in cui li abbiamo trovati, infatti, è costellata di situazioni analoghe”.

“La detenzione di cani in recinti abbandonati a loro stessi e utilizzati saltuariamente per battute di caccia è molto frequente, a testimonianza del fatto che sono considerati solo come strumenti utili a uno scopo e non come esseri senzienti – conclude Davide Cartisano, referente Lav Reggio Calabria – Invitiamo la cittadinanza a non voltare lo sguardo dall’altra parte e segnalare queste situazioni, oltre che sollecitare comuni e forze dell’ordine a rinforzare i controlli in zone che spesso sono considerate terra di nessuno dove proliferano attività illecite, spesso a danno degli animali”. 

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