Bovalino, consegnati alla collettività due immobili confiscati alla 'ndrangheta
La cerimonia, organizzata dal Comune, sè svolta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. I beni appartenevano alla famiglia Romeo, alias "Staccu di San Luca"
Due immobili confiscati alla criminalità organizzata, sono stati consegnati alla collettività di Bovalino. Durante la cerimonia di inaugurazione, organizzata dal Comune alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, le unità immobiliari sono state devolute quali nuovi uffici del locale Centro per l’impiego e nuova sede del Sistema bibliotecario Jonico, intitolato a “Mario La Cava”, come disposto dall’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Dunque, dopo 20 anni dalla confisca, le strutture avranno finalmente una nuova destinazione. I beni appartenevano alla famiglia Romeo, alias "Staccu di San Luca", a cui erano stati sottratti nell’ambito di un’attività d’indagine svolta dai carabinieri di Bianco in sinergia con i militari di San Luca. In particolare, le attività investigative riguardavano esponenti delle famiglie Romeo, Giorgi, Vottari e Pizzata, attive nei Comuni di San Luca, Platì e Africo, sospettate di appartenere ad una cosca mafiosa denominata "La Minore", dedita ai sequestri di persona e al successivo riciclaggio di denaro proveniente dal pagamento dei riscatti, e in seguito associatesi in un cartello specializzato nel traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
Il successo investigativo conseguito dai militari dell’Arma e confermato dalla raccolta di importanti elementi probatori, ha portato all’accoglimento della relativa proposta per l’applicazione della misura di prevenzione con contestuale richiesta di sequestro e confisca dei beni.
