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Cronaca

Brogli elettorali, Castorina non risponde al gip e presenta una memoria difensiva

Lo stesso hanno fatto tutti gli altri indagati nell'ambito della seconda inchiesta della Digos sulle elezioni comunali dello scorso autunno

L’ex consigliere comunale del Pd, Antonino Castorina, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip del tribunale di Reggio Calabria. Castorina era chiamato a rispondere alle accuse che gli sono state mosse dalla Procura della Repubblica nell’ambito della seconda inchiesta sui brogli elettorali.

Assistito dagli avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese, il consigliere comunale ha deciso di non rispondere alle domande del gip Stefania Rachele che ha disposto nei suoi confronti l'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari.

I suoi avvocati, però, hanno depositato una memoria difensiva. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche gli altri indagati arrestati dalla Digos: Giuseppe Saraceno, zio acquisito dell'esponente del Pd, Simone D'Ascola, Francesco Laganà e il giornalista Antonio Fortunato Morelli. Ha deciso di non rispondere ai pm, infine, anche il segretario della commissione elettorale comunale Antonino Covani nei confronti del quale il gip ha disposto l'interruzione della sospensione dell'esercizio del pubblico ufficio.

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