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Cronaca

Covid, Italia in zona rossa e arancione dall'8 marzo: la Calabria tra le regioni a rischio

Il report #42 dell'Istituto superiore di sanità di venerdì 5 marzo cambierà il colore di molti territori: la Calabria verso l'arancione. Nel mirino ci sono Pasqua e Pasquetta: per le feste il governo potrebbe varare la zona rossa in tutta Italia

C'è attesa per il nuovo report dell'Istituto superiore di sanità. Dopo il monitoraggio dei dati e l'andamento della curva epidemiologica il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l'ordinanza che porterà in zona arancione o rossa almeno cinque regioni italiane, (quelle a rischio sono dieci), e che entrerà in vigore a partire da lunedì 8 marzo mentre il Dpcm Draghi scatta da domani 6 marzo 2021. 

Intanto il governo, sulla scorta della ripresa dei contagi e della terza ondata dell'epidemia di Coronavirus, ormai cominciata, si prepara a varare nuove restrizioni entro 15 giorni nel caso che i numeri continuassero a peggiorare. Nel mirino ci sono Pasqua e Pasquetta: per le feste il governo potrebbe varare la zona rossa in tutta Italia.

L'ordinanza di Speranza oggi: le regioni verso la zona rossa e arancione

Il monitoraggio di venerdì 5 marzo cambierà quindi il colore di molti territori. A rischio zona arancione ci sono Calabria, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, mentre in bilico c'è il Lazio e la Puglia con un Rt di un pelo sotto quota uno. Nelle Marche intanto diventa zona rossa Macerata dopo Ancona. In zona rossa dall'8 marzo potrebbero finire, invece, l'Emilia-Romagna, la Campania e l'Abruzzo e andare così ad aggiungersi a Basilicata e Molise.

Un caso a parte è la Lombardia, dove la percentuale di positivi sui tamponi è schizzata dal 5% delle scorse settimane a picchi di 9 o 10 degli ultimi giorni, mentre i ricoveri continuano a salire, con il dato delle terapie intensive che nelle ultime 24 ore ha fatto segnare un preoccupante +35.

Il bollettino dei contagi in Calabria

Ad oggi, in base alle ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza del 27 febbraio scorso sono attualmente ricomprese:

  • nell'area bianca: Sardegna;
  • nell'area gialla: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto;  
  • nell'area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Umbria; nell'area rossa: Basilicata, Molise.

Sul tavolo del governo però c'è anche un piano che prevede una stretta che potrebbe essere varata entro 15 giorni se i numeri dell'emergenza dovessero continuare il peggioramento di queste settimane. Con i 232 nuovi ingressi segnalati ieri, a preoccupare è l'occupazione delle terapie intensive in tutta Italia: in totale siamo a 2475, pericolosamente vicini alla soglia delle tremila che alla fine del 2020 poteva far scattare il lockdown e sono nove attualmente le regioni in cui sono al di sopra del limite. Per questo, scrive oggi il Corriere della Sera, vengono esplorate tutte le ipotesi per limitare al massimo gli spostamenti tra le persone. Tra queste c'è quella di ampliare le ordinanze sulle zone rosse locali ai comuni limitrofi per potenziare al massimo la capacità di circoscrivere la circolazione dell'epidemia. 

Le ipotesi del coprifuoco anticipato, stop alle visite agli amici e maggiori restrizioni per Pasqua e Pasquetta

Sulla base dei dati e della curva epidemiologica Roberto Speranza si è convinto che "purtroppo i numeri peggioreranno ancora".  Circola anche l'ipotesi di anticipare il coprifuoco alle ore 20 invece che alle 22 in tutta Italia. La possibilità è stata discussa mentre si parlava del primo Dpcm del presidente del consiglio Mario Draghi, poi firmato il 2 marzo e in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile. Poi è stata scartata ma è rimasta sul tavolo in attesa di comprendere come evolveranno la curva dei contagi e quella dei ricoveri. Un'altra idea è quella di limitare gli spostamenti non necessari per motivi di salute, lavoro o estrema necessità e urgenza. Qui nel mirino c'è la famosa deroga per le visite a parenti e amici una volta al giorno rispettando il coprifuoco.

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È già stata vietata in zona rossa e alcune ordinanze regionali con il passaggio all’arancione scuro - come quella entrata in vigore in Lombardia - hanno già previsto la stessa restrizione. A questo punto, conclude il quotidiano, non è escluso che si possa decidere di uniformare le misure in tutta Italia ad esclusione delle zone gialle. Per Pasqua e Pasquetta invece l'idea è di fare come ha fatto il governo Conte Bis a Natale: dichiarare una zona rossa in tutta Italia nei giorni di festa e mitigare di poco le restrizioni nei pre-festivi. In questo caso si profila anche un addio a cinema e teatri aperti il 27 marzo. 

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