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Giovedì, 28 Marzo 2024
'Ndrangheta

Imprenditore vicino alla cosca Bellocco: sequestro beni da 400 mila euro

Il provvedimento è stato eseguito dai militari dei comandi provinciali della Guardia di finanza di Reggio Calabria e Firenze, insieme a personale dello Scico, con il coordinamento della Dda

Sequestro beni da 400 mila euro ad un uomo, ritenuto dagli inquirenti, "a disposizione della cosca "Bellocco" di Rosarno". 

Militari dei comandi provinciali della Guardia di finanza di Reggio Calabria e Firenze, insieme a personale dello Scico, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia reggina, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale. 

I beni sequestrati

Sotto chiave sono finiti una ditta individuale, operante nel settore della pasticceria, un’imbarcazione, tre autoveicoli, tre fabbricati, un terreno e disponibilità finanziarie.

Il coinvolgimento in operazioni antimafia

La figura dell'uomo, spiegano le fiamme gialle: "era emersa, allo stato dei procedimenti in essere e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, nell’ambito delle operazioni: 

"Magma", condotta dal Gico di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia reggina, nei confronti di una influente cosca di ‘ndrangheta attiva nel comune di Rosarno, e dedita, tra l’altro, al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. A seguito di tale operazione, conclusasi nel mese di novembre 2019 con l’esecuzione di 45 provvedimenti cautelari, il proposto è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, alla pena di 20 anni di reclusione per i reati, tra gli altri, di associazione di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa; 

"Erba di Grace", svolta dal Gico di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano, è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione per il reato di traffico di stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa; 

"Buenaventura", condotta dal Gico di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, nel cui ambito è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, alla pena di 8 anni di reclusione per aver posto in essere manovre estorsive funzionali al recupero di un credito usuraio accordato ad un imprenditore del senese attivo nel settore tessile, al quale aveva applicato tassi di interesse annuali che arrivavano fino al 67%".

L'indagine economico patrimoniale

In relazione alle risultanze delle attività, in stretta sinergia con la Dda di Firenze, la Direzione distrettuale antimafia reggina, ha delegato i nuclei di polizia economico finanziaria – Gico di Reggio Calabria e Firenze a svolgere un' indagine economico patrimoniale, finalizzata all’applicazione, nei confronti dell'imprenditore, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

L’attività ha consentito "di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità del soggetto, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata".

Su queste basi, la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito, ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale.

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