Operazione "Eureka", Bombardieri: "Il contrasto alla 'ndrangheta è a livello internazionale"

Una 'ndrangheta che fa affari con i cartelli colombiani del narcotraffico, che parla con gli albanesi e con i cinesi per fare affari sporchi, spostare flussi di denaro e che sa essere unita, andando oltre il proprio mandamento, per far arrivare droga e armi nei porti italiani e non solo. 

Una 'ndrangheta che si è evoluta e che per contrastarla anche gli investigatori hanno dovuto far fronte comune, unendo le esperienze e le competenze internazionali. Lo dice chiaramente il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri aprendo la conferenza stampa dell'operazione Eureka nella sala della Scuola Allievi Carabinieri con il  comandante della Legione Carabinieri Calabria Pietro Salsano. 

 "Il contrasto alla ‘ndrangheta – ha detto Bombardieri – non può più essere solo a livello locale, ormai siamo a livello internazionale e abbiamo capito che si può lavorare insieme, con squadre investigative internazionali. In questa operazione abbiamo messo un eccezionale coordinamento trasnazionale, con sei Paesi europei: oltre Italia, Germania, Belgio, Spagna, Francia e Prortogallo. Un lavoro importante svolto anche da Eurojust". 

Anche a livello territoriale, svolto dai carabinieri del Ros, dalla Dia, e dalla Guardia di Finanza. Un lavoro di squadra che ci ha fatto raggiungere l'obiettivo con l'operazione Eureka. 

Eurojust ha assicurato il massimo supporto operativo, attraverso il membro nazionale italiano Filippo Spiezia che ricorda: "È stata un'operazione complessa anche perché in Europa ci sono diversi sistemi giudiziari e normative, ma dalla diversità siamo riusciti a trovare l'unione e questo è un grande valore assoluto.  Abbiamo studiato una strategia e ci siamo confrontati e adesso su questa linea bisognerà andare avanti".