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Le intercettazioni / Bianco

"Eureka", il clan di Bianco puntava alle politiche per evolversi da "ndrangheta agricola"

"l calabresi sono più famosi di Pablo Escobar in tutto il mondo per il traffico di cocaina"

La politica per espandersi, per andare oltre i confini di Bianco e crescere come clan. È questo l'obiettivo che avevano Vincenzo Giorgi, Marcello Nirta e Pasquale Bevilacqua, imprenditore originario di Bianco, colluso con la 'ndrangheta, rientrato di recente in Italia dopo molti anni trascorsi in Australia. E' quanto emerge dalle intercettazioni e della indagini dell'operazione "Eureka" condotta dalla Dda di Reggio Calabria. 

Sottoposto ad intercettazione, Pasquale Bevilacqua "diceva espressamente - si legge nell'ordinanza -  di aver fatto ritorno a Bianco per la possibilità di fare "business" con i proventi dell'attività di narcotraffico, notoriamente sotto il controllo della 'ndrangheta ("Calabria, Calabria, non Sicilia"; "Perché ho molti affari qui, degli affari di merda. Sai cosa succede ora qui in Europa se hai 5 milioni euro hai ci sono 20 milioni da investire. 50% mai da restituire. 20% … (incomprensibile).. devi solo creare il business"; "in tutta Europa, ovunque tu sia, tieni il denaro. La gente qui, io lo sto facendo qui, in Calabria perché c'è molto denaro della droga perché i calabresi sono più famosi di Pablo Escobar in tutto il mondo per il traffico di cocaina"; "L 'unico problema sono i poliziotti che ti bloccano tutte le volte, se non possono andare avanti  (incomprensibile) rischio di perdere tutti i soldi").

Tra i progetti imprenditoriali monitorati c'era l'acquisto, da parte di Pasquale Bevilaqua di un ristorante in Costa Azzurra con Vincenzo Giorgi; di un ristorante a Bianco con Carmelo Pelle e del villaggio Ionio Blu, importante struttura turistica di Bianco sotto il controllo della 'ndrangheta.

Le mani del clan sullo Ionio Blu

"Lo Ionio Blu è da sempre una struttura sotto il controllo della locale di Bianco, per il quale Bruno Cristiano, padre di Saverio e Francesco Cristiano, indagati nell'inchiesta Eureka, era stato ucciso a colpi di arma da fuoco, la sera del 8 agosto 1988, davanti al villaggio turistico. La causa dell'omicidio è chiaramente da ricondurre all'obbiettivo della famiglia Strangio "lanchi" di estendere i propri interessi sullo Ionio Blu.

Come accaduto nel 1988, anche nel 2020 gli Strangio  "lanchi", tramite l'imprenditore Pasquale Bevilacqua avevano provato ad acquisire il controllo dello Ionio Blu, trovando la ferma opposizione dei fratelli Cristiano.

La vicenda, di per sé carica di significato, - affermano gli inquirenti -  ha dato origine a copiose conversazioni, ricche di argomenti tipici di 'ndrangheta, da cui emergeva l'operatività a Bianco di un'organizzazione di stampo mafiosa al cui vertice si collocano i fratelli Saverio e Francesco Cristiano, e di cui facevano parte Carmelo Pelle,  Pietro e  Bruno Raschellà, rispettivamente, figlìo e fratello di Francesco Raschellà, condannato con sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria, nell'ambito del procedimento "Mandamento", per essere il capo locale di Bianco.

Centrale è la figura di Carmelo Pelle, uomo di fiducia dei fratelli Cristiano, protagonista indiscusso di tutte le vicende documentate nel procedimento. Grazie alle attività di intercettazioni eseguite tramite captatore informatico sul telefono di Carmelo Pelle, è stato possibile documentare anche le attività di narcotraffico, la disponibilità di armi da fuoco e la fittizia intestazione di alcune attività commerciale. Inoltre, l'organizzazione disponeva di un cospicuo pacchetto di voti che metteva a disposizione dello schieramento politico con cui stringeva "accordi".

È quanto monitorato in occasione delle elezioni del consiglio comunale di Bianco svolte il20 settembre 2020 e delle elezioni regionali in Calabria del 3 e 4 ottobre 2021. Gli indagati, tuttavia, puntavano alle elezioni della Camera dei Deputati, strada che gli avrebbe consentito di evolversi da "ndrangheta agricola" ed espandere la loro operatività oltre i confini di Bianco (PELLE: "non possiamo rimanere radicali Sa'... che se noi rimaniamo radicali solo ed esclusivamente per il discorso comunale non faremo mai niente... ": '"ora la botta è questa qua... in questo frangente della camera dei deputati",· "quello è il gioco nostro se vogliamo respirare... se no resteremo... sai che resteremo noi? sempre quelli [parole incomprensibili]"; "bravo... rimaniamo una 'ndrangheta agricola"; "ci tengono a noi ...loro ci tengono a noi per serbatoio di voti'').

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