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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'operazione

Diecimila euro per salire su un barcone, la polizia arresta 29 persone

Sono ritenute appartenenti a un'associazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro

Diecimila euro per partire dalla Turchia e dalla Grecia e arrivare in Italia a bordo di velieri. Questo pagavano i migranti che erano finiti nelle grinfie dei membri dell’organizzazione criminale sgominata dalla polizia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, all’alba di oggi.

I poliziotti del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, guidati dal prefetto Francesco Messina, e della Squadra mobile di Crotone stanno eseguendo provvedimenti restrittivi nei confronti di 29 persone ritenute appartenenti a un'associazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro provento dell’attività illecita.

L'organizzazione era articolata in cellule presenti in Italia e all’estero (Turchia e Grecia): i componenti, pur con compiti differenti, avevano un obiettivo unico, quello di far giungere i migranti in Italia sfruttando la rotta marittima del mediterraneo orientale, a bordo di natanti del tipo veliero, con partenza dalla Turchia e dalla Grecia.

Al blitz, coordinato dal procuratore Nicola Gratteri, hanno preso parte con la Squadra Mobile di Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Milano, Torino e Trieste, e con la partecipazione di personale dell’Agenzia Europol e della Divisione Interpol, attraverso i collaterali organismi esteri interessati alle operazioni. Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

''E’ stato smantellato - ha detto il prefetto Francesco Messina - un gruppo malavitoso capace di garantire l’arrivo a destinazione di migliaia di migranti, in transito per l’Italia dalla cosiddetta rotta balcanica marittima, attraverso l’uso di velieri condotti da scafisti per lo più russofoni”.

“Veniva garantito l’arrivo a destinazione del migrante - spiega il direttore centrale anticrimine della polizia - al prezzo complessivo di circa 10mila euro; in sostanza era stato creato un vero e proprio sistema di accoglienza illegale, organizzato tra l’estero e diversi capoluoghi italiani, che ricomprendeva anche il vitto e l’alloggio nelle diverse tappe (Crotone, Lecce, Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Milano, Torino, Trieste) e al quale i migranti si affidavano completamente”.

“Le indagini della polizia, coordinate dalla Dda di Catanzaro - ha aggiunto Messina - sono durate quasi 4 anni e hanno permesso di colpire con 29 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip di Catanzaro, un’organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio delle somme derivanti dai pagamenti dei migranti.

“La fase operativa, diretta dalla Direzione centrale anticrimine della polizia, condotta in Italia dal Servizio centrale operativo e dalla Squadra mobile di Crotone coadiuvata da altre 8 Squadre Mobili sull’interno territorio nazionale, ha altresì coinvolto, previo interessamento di Interpol ed Europol, la Turchia, la Grecia, il Belgio, la Germania, la Svezia, l’Inghilterra, il Belgio e il Marocco”.

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