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Venerdì, 19 Aprile 2024
La riunione / Montebello Ionico

Bocciatura del campus Agapì, si terrà un consiglio comunale aperto

Martedì 5 luglio il sindaco di Montebello Ionico, Maria Foti, ha chiamato in piazza i consiglieri comunali e i suoi concittadini

Avrebbe dovuto rappresentare il riscatto di un territorio maltrattato dal malgoverno ed, invece, il progetto “Agapì”: la piattaforma per l’innovazione che avrebbe dovuto far riaccendere le luci all’interno dei capannoni della ex Officina grandi riparazioni di Saline Joniche potrebbe restare solo un sogno o, al peggio, trasformarsi nell’ennesima beffa di Stato.

Lo stop al progetto, causato dal mancato superamento del secondo step di verifica per l’ottenimento dei finanziamenti necessari alla sua realizzazione, è un caso e anche il consiglio comunale di Montebello Ionico si appresta a discuterne.

Il sindaco Maria Foti ha, infatti, convocato un’adunanza pubblica della massima assise politica comunale che si terrà martedì 5 luglio, alle ore 19.00, in piazza Chiesa.

Il primo cittadino montebellese, nell’invitare la cittadinanza alla partecipazione, ha messo la discussione sul punto all’ordine del giorno della seduta consiliare.

“Mancato finanziamento - si legge nel documento - da parte del ministero per il Sud e la coesione territoriale del progetto Campus Agapì proposto, in collaborazione col Comune di Montebello Jonico, dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria”.

Agàpi (Area grecanica advanced platform for innovation), era l’ambizioso progetto, al quale l’università Mediterranea di Reggio Calabria lavora già dal 2019. Un progetto che avrebbe dovuto riqualificare l'area di 37 ettari occupata dall’Officina grandi riparazioni di Saline Joniche, dismessa da vent’anni e insistente sul comune di Montebello Jonico, nel territorio metropolitano di Reggio, nel cuore dell'area Grecanica e dell'area dello Stretto.

Il recupero della vasta area avrebbe potuto consentire poi di realizzare l'ecosistema per l'Innovazione, un'infrastruttura all’avanguardia, la più grande nel Mezzogiorno, capace di generare occupazione e di incentivare la ricerca.

La seconda selezione del bando è stata superata, su 27 ecosistemi di innovazione finanziati al Sud, sono solo due quelli calabresi. Si tratta infatti del Dulbecco Institute di Lamezia Terme e del SilaB3, un sistema integrato locale di Boschi, Borghi e Bioeconomia.

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