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Cronaca

Celebrato il 154° anniversario del Corpo delle capitanerie di porto

Durante la cerimonia consegnate le onorificenze. Grande emozione per il ricordo del comandante De Grazia, morto nel 1995, mentre indagava, su una complessa attività ambientale

Oggi, il corpo delle Capitanerie di porto, Guardia costiera ha celebrato il suo 154° anniversario della costituzione, avvenuta il 20 luglio 1865 con la firma da parte del re Vittorio Emanuele II del Decreto 2438 istitutivo del Corpo delle Capitanerie di Porto, frutto della fusione dei preesistenti Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina.

In città, nella sede della Direzione marittima, alla presenza del comandante Giancarlo Russo, della Direzione marittima della Calabria e dalla Basilicata Tirrenica, del sindaco Giuseppe Falcomatà, del capo di gabinetto della Prefettura, Patrizia Adorno, dell'arcivescovo monsignor Giuseppe Fiorini Morosini e delle autorità militari e civili, la cerimonia ha avuto inizio con l’alzabandiera. Dopo la benedizione e la deposizione di una corona d’alloro in onore ai caduti,  successivamente si è proceduto alla consegna di onorificenze a militari del Corpo che si sono particolarmente contraddistinti in diversi scenari operativi.

Il personale militare, insieme agli ospiti, ha potuto, attraverso la proiezione di video reportage, rivivere gli eventi di maggior rilievo che hanno interessato il Corpo negli ultimi 30 anni. Un’occasione questa grazie alla quale si è potuto raccontare e ripercorrere tradizioni, cultura, umanità e professionalità che animano il senso profondo e autentico di appartenenza ad un Corpo che opera da sempre a servizio del Paese, dell'economia dei porti e del mare, e a tutela dell'ecosistema marino e delle risorse ittiche.

Particolare commozione, ha suscitato tra tutti i presenti, il ricordo del comandante Natale De Grazia, medaglia d’oro alla memoria, morto il 12 dicembre 1995 mentre indagava, con la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, su una complessa attività ambientale legata a traffici illeciti operati da navi mercantili nel Mediterraneo.

Brevi cenni storici

“L’evoluzione della navigazione, sia dal punto di vista tecnico che economico, determinò un continuo ampliamento delle funzioni ed un maggiore impegno del Corpo delle capitanerie. Questo ampliamento portò alla necessità di costituire un organo direttivo per coordinare le varie attività ed i servizi affidati alle capitanerie di porto. Si arrivò alla costituzione, nel dicembre del 1910, dell’Ispettorato del Corpo delle capitanerie di porto (il cui primo Ispettore fu il generale di Porto Carlo Francesco Mazzinghi), posto alle dirette dipendenze del Ministro e del Sottosegretario alla Marina. L’Ispettorato aveva compiti di vigilanza, di coordinamento e di controllo su tutti i comandi e gli uffici dipendenti e gli venne affidata inoltre l’esecuzione del testo unico del Codice per la Marina Mercantile.

Nel 1994, con la legge di riforma portuale, l’Ispettorato Generale fu elevato a Comando generale del corpo delle capitanerie di porto, retto da un Comandante Generale, con evidenti ricadute positive in termini di miglioramento delle attività e di autorevolezza nello sviluppo dell’organizzazione generale e nello svolgimento di compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare per i fini civili.

Un Corpo che, dunque, dal 1923 è un corpo della Marina Militare e che, da allora, mantiene la propria dipendenza funzionale dai ministeri ai quali, ancora oggi, è affidata la cura degli usi civili del mare: il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i compiti in materia di navigazione e trasporto marittimo, vigilanza nei porti, demanio marittimo e sicurezza della navigazione, il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la difesa dell’ambiente marino, la vigilanza e gestione delle riserve marine e delle aree marine protette ed il ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo in materia di pesca marittima.

A 154 anni dalla fondazione, le nostre missioni principali attengono alla salvaguardia della vita umana in mare, alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino, al controllo delle attività di pesca, ma anche allo sviluppo delle tante attività amministrative delle quali, coloro che lavorano sul mare o che sul mare trascorrono il loro tempo libero hanno, ogni giorno, bisogno.

Oggi, nel pieno della stagione estiva, lo sforzo profuso dal corpo è maggiore, l’impegno operativo si fa ancora più intenso ed è nel corso della stagione estiva che, da 28 anni a questa parte, l’operazione mare sicuro offre sicurezza, tranquillità e serenità a tutti coloro che sul mare trascorrono le proprie vacanze ed il loro tempo libero”.

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