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Il bilancio dei carabinieri forestali: incendi in calo ma reati ambientali in crescita

Il comando regionale ha presentato il bilancio dell'attività del 2022 e il calendario Cites

C'è stato chi ha appiccato un incendio per stanare le lumache in piena estate e rivenderle a chi ne è ghiotto. C'è stato chi ha arrecato gravi danni alla natura, in maniera dolosa, per raporti conflittuali con un vicino o per fare un "dispetto" ad una squadra di caccia rivale. Oppure chi ha scelto le fiamme per mandare un preciso messaggio estorsivo.

E' varia la casistica degli incendi dolosi verificata e repertata dai carabinieri forestali del comando regionale della Calabria. Militari che, guidati dal colonnello Giorgio Maria Borrelli, hanno raccolto, analizzato e messo a sistema i dati degli interventi portati a compimento durante il 2022. Un report che, questa mattina, è stato presentato durante una conferenza stampa che si è tenuta presso i locali della sede del comando regionale di via Dei Bianchi a Reggio Calabria alla quale hanno preso parte i vertici operativi del corpo e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. 

Un bilancio positivo che, sul fronte degli incendi, ha fatto registrare un netto calo di eventi nella provincia reggina, quasi dimezzandosi e passando da 114 a 67. "Frutto - ha commentato il comandante Giorgio Maria Borrelli - del rinnovato impegno del corpo ma, soprattutto, della crescente consapevolezza della cittadinanza che non esita a denunciare e della consolidata collaborazione con l'Arma territoriale".

carabinieri forestali 1Un impegno importante e costante, ad ampio spettro, che ha visto in campo gli oltre trecento militari in Calabria suddivisi tra le 70 stazioni operative e gli uffici centrali e le sessanta unità suddivise nei Centri Anticrimine Natura di Agrigento, Catania e Palermo. Presenze che hanno ancora una volta fatto registrare importanti risultati finalizzati al controllo del territorio, alla tutela del patrimonio boschivo, della fauna selvatica, degli animali da affezione, alla protezione delle bellezze naturali paesaggistiche, alla repressione dello smaltimento illecito dei rifiuti e dell’inquinamento delle acque, con particolare attenzione alla tutela e sicurezza agro-alimentare oltre all’attività d’indagine e la perimetrazione degli incendi boschivi, per la cui consultazione è operativo e pubblico il geoportale degli incendi boschivi.

In particolare sono aumentati rispetto al 2021 i controlli da parte dei Reparti di Calabria e Sicilia, sono infatti 53.889 quelli effettuati, a fronte dei circa 40.000 dell’anno precedente, 15.642 le persone controllate e 3.665 i veicoli. In particolare, poi, sono state 39 le persone tratte in arresto dai carabinieri forestali, su tutto il comprensorio di competenza, in riferimento agli incendi boschivi.

Controlli questi che hanno generato il deferimento alle competenti autorità giudiziarie per varie violazioni ambientali di 1.324 soggetti (1.264 nel 2021) con 1.765 reati accertati, 509 sequestri e 17 arresti. Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 2.387, che hanno portato a contestare sanzioni amministrative per 3.394.324 di euro (2.535.171 nel 2021), con 92 sequestri amministrativi e oltre 2.377 (2173 nel 2021) persone sanzionate.

carabinieri forestali calendarioAttività che, sovente, ha rappresentato la base di operazioni più complesse, come quella indirizzata al controllo dei sistemi di depurazione (Deep) o delle attività dei frantoi (Oleum). Un'opera di controllo e tutela del territorio che, sul piano dei rifiuti, vedrà impegnati i carabinieri forestali in un'attività di repressione e prevenzione particolareggiata che, nel 2023, sarà sostenuta da nuovi strumenti tecnologici che consentiranno ai militari operanti di avere riscontri immediati alle loro richieste informative.

Ancora una volta particolarmente attivi sono stati i Nuclei investigativi dell’Arma forestale (Nipaaf), che hanno svolto importanti e complesse attività di indagine in Calabria e Sicilia. I carabinieri forestali, inoltre, rivolgono particolare attenzione anche alle specie di flora e fauna in via di estinzione il cui commercio internazionale è regolato dalla “Convenzione di Washington” e messa in atto dai Nuclei Cites presenti a Reggio Calabria, Palermo e Catania.

A tal riguardo proprio oggi è stato presentato anche il calendario cu­ra­to dal rag­grup­pa­men­to ca­ra­bi­nie­ri Cites, che si pro­po­ne di dif­fon­de­re il si­gni­fi­ca­ti­vo va­lo­re con­ser­va­zio­ni­sti­co di spe­cie in via di estin­zio­ne tu­te­la­te dal­la Con­ven­zio­ne di Wa­shing­ton, al­cu­ne mai trat­ta­te pri­ma, e di al­tret­tan­te aree na­tu­ra­li pro­tet­te del mon­do dove que­ste spe­cie vi­vo­no e ven­go­no pro­tet­te.

Il calendario, hanno spiegato i vertici dei carabinieri forestali calabresi, "rappresenta un’opportunità significativa per la sensibilizzazione del grande pubblico e la diffusione della cultura sui temi della conservazione, anche al fine di promuovere una diffusa azione di educazione ambientale con particolare riguardo alla popolazione scolastica". Il calendario, infatti, verrà inviato a tutte le scuole italiane e alle ambasciate italiane operanti su tutto il territorio mondiale.

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