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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Contrada Rugola

Copertura infermieristica h24 nel carcere di Arghillà, Siviglia: “Vinta una battaglia”

L’annuncio del garante regionale dei diritti delle persone detenute. Nella struttura reggina “dal 1°giugno scorso sono entrati in servizio a tempo determinato 6 unità di nuovi infermieri”

La sanità calabrese, in relazione alla fondamentale attività nelle carceri, registra un cruciale e ottimo passo in avanti. Nella struttura di Arghillà, per la prima volta dall’inaugurazione nel 2013, è attiva dal’1 giugno 2020 la copertura infermieristica 24 ore su 24.

Un traguardo che va a salvaguardare, soprattutto nel difficile momento storico che il mondo intero sta vivendo, la salute dei detenuti. Ad annunciare la novità ci ha pensato direttamente il garante regionale dei diritti delle persone detenute Agostino Siviglia che, dopo un costante lavoro nelle varie sedi di competenza, ha giocato un ruolo non indifferente per porre rimedio alla carenza sanitaria.

Lo stesso garante Siviglia ha spiegato che: “Per vero, dal 1°giugno scorso sono entrati in servizio, seppur a tempo determinato, ben 6 unità di nuovi infermieri, giusta la previsione deliberata in tal senso dal commissario alla sanità della Regione Calabria, Saverio Cotticelli e, di conseguenza, finalmente concretizzata dall’Asp territoriale di Reggio Calabria”.

Il garante regionale, “nell’accogliere con apprezzamento il perfezionarsi dell’iter burocratico-amministrativo”, ritiene doveroso rivolgere “un giusto riconoscimento tanto al Commissario ad acta per la sanità della Regione Calabria, quanto aldDipartimento salute regionale, all’Asp di Reggio Calabria ed al coordinatore della sanità penitenziaria calabrese, Luciano Lucania.

Siviglia Agostino-2Da ultimo, ma non per ultimo – prosegue Siviglia (in foto) - va ringraziato tutto il personale sanitario e infermieristico dell’Istituto penitenziario di Arghillà che fino ad oggi si è visto costretto ad operare in condizioni di grave emergenza per far fronte alla doverosa assistenza sanitaria delle persone detenute che, di media, si aggira intorno alle trecento unità”.

Il garante vuole, inoltre, rivolgere “un plauso particolare al direttore dell’Istituto penitenziario di Reggio Calabria, dott. Calogero Tessitore ed a tutto il personale di polizia penitenziaria, amministrativo e giuridico-pedagogico, che quotidianamente opera in carcere.

È stata vinta una giusta battaglia -  analizza ancora Siviglia - sul fronte della tutela del diritto fondamentale alla salute anche e non marginalmente nei confronti di chi si trova detenuto. Spero, aggiunge, che queste unità di personale infermieristico possano essere nel tempo stabilizzate al fine di garantire un servizio strutturato di assistenza.

Rimangono ancora però alcune vitali questioni che certamente dovranno essere affrontate e risolte nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in specie, per quanto riguarda il servizio di osservazione psichiatrica presso l’istituto San Pietro di Reggio Calabria, ma anche mediante un’auspicabile estensione dell’osservazione psichiatrica presso l’Istituto Siano di Catanzaro”.

Un altro importante obiettivo da raggiungere, per il quale lo stesso garante ha sollecitato “l’imminente convocazione dell’Osservatorio regionale per la sanità penitenziaria, di recente rinnovato nella sua composizione stabile, anche facendo seguito ad una identica richiesta in tal senso avanzata dal provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Dott. Liberato Guerriero.

Va da sé – ribadisce Siviglia - che le questioni che attengono al fondamentale diritto alla salute delle persone detenute negli Istituti penitenziari calabresi costituiscono una tra le principali priorità poste a fondamento dell’attività istituzionale del garante regionale come dallo stesso evidenziato sia nelle Linee guida della sua attività istituzionale sia in occasione degli Stati generali dell’esecuzione penale in Calabria tenutasi lo scorso 3 dicembre presso il Consiglio regionale.

Solo attraverso una capacità di intervento sistemico - conclude il garante - sfide così complesse potranno essere affrontate e superate”.

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