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Cronaca

Caro Babbo Natale, Reggio ha bisogno di te perchè non è mai troppo tardi

La lettera di ReggioToday per un 2023 di rinascita e di opportunità per tutti i reggini

Caro Babbo Natale, 

è un po' di anni che non ti scriviamo, ma quaggiù, nella terra dei miti e della Magna Grecia, serve urgentemente anche il tuo aiuto. Inutile dirti che per noi tutti, abitanti di Reggio Calabria, è stato un anno particolare, sicuramente già lo sai, per questo la lettera che ti arriva da ReggioToday, insieme a quella di tanti bambini che ti scrivono per ricevere doni, è una richiesta di sos per una città che vive, da troppo tempo, ormai, avvolta dal sortilegio della rassegnazione. 

Ecco il tuo aiuto dovrebbe essere quello di riaccendere la fiammella della speranza e nello stesso tempo dare impulso alla concretezza delle azioni per un cambio di passo. Qui, ormai, i giovani sono andati lontano in cerca di un futuro migliore, molte case sono chiuse perchè anche i familiari hanno seguito i propri figli al Nord, dove il Nord non è più la ricca Lombardia o il Piemonte ma il Nord Europa. Chi resta, vive ogni giorno, con la sensazione che la città è in stallo: bloccata da una politica poco attiva e da scelte per il territorio che si sono rivelate purtroppo non sempre vincenti.

Natale è la festa, per eccellenza, della gioia, dello stare insieme e dell'incontro. Ecco, forse, si dovrebbe proprio ripartire dall'incontro, dal dialogo per capire, realmente, i bisogni dell'altro e di quella Reggio, bella e gentile, che con molta probabilità non tornerà più, erano indubbiamente altri tempi, ma ci serve una nuova forza, papà Natale, per guardare oltre, oltre alle fazioni e alle polemiche sterili tra guelfi e ghibellini, oltre all'urticante mortorio per contribuire, tutti, ad una nuova fenice!

Ci sono persone, in questa città, che vivono in una realtà che rimbalza contro lo spettro di una parola, la povertà, che in questi ultimi tempi è tornata prepotentemente di moda. Ahinoi! Una famiglia su tre, in Calabria, è in condizione di povertà relativa: il reddito pro capite nella nostra regione si aggira fra i 15 mila e i 18.500 euro, più basso sensibilmente della media nazionale (24 mila). Il tasso di disoccupazione a Reggio Calabria è del 22,8% contro il 13,1 nazionale e con un tasso di ricambio della popolazione attiva molto elevato, che documenta la grande difficoltà dei giovani ad entrare nel mondo del lavoro. E per loro è difficile, forse più difficile che per tanti altri, condividere l’allegria consumistica del periodo natalizio. 

Caro Babbo Natale, quest’anno saranno festività particolarmente complicate per 79 lavoratori della Lactalis Nuova Castelli, che dopo l'addio della società allo stabilimento di San Gregorio, alla fine di marzo 2023 saranno licenziati dalla multinazionale e per i loro bambini che scrutano sul volto dei genitori i segnali di paura e angoscia, e che vorrebbero invece vedere il sorriso della vita, della gioia, della famiglia, dell’amicizia e della solidarietà. 

E allora caro Babbo Natale, per le persone che sono in difficoltà, per le persone che sono nel disagio sociale, per tutti quelli che affrontano la malattia, servono coraggio e speranza.

E poi, nel tuo sacco potresti mettere anche un pò di intraprendenza? La Calabria, si sa, da tempo immemore, è terra amara, ma è anche vero che questa regione bagnata dal Mediterraneo e baciata dal sole, può e deve avere un futuro migliore. Reggio Calabria, ne siamo certi, ha le carte in regola per diventare davvero una città baricentrica al centro del mare nostrum e per questo, per volare alto, dovrà puntare al suo sviluppo imprenditoriale ed industriale. 

Quindi, chiediamo a te, spirito di iniziativa e sguardi positivi, voglia di riscatto e dignità per i reggini che, una volta per tutte, abbandonino i lamenti per rimboccarsi le maniche e diventare, ognuno per la sua parte, intraprendenti.

Reggio continua a vivere sospesa, in bilico tra mille parole e pochi fatti. Avvolta dal silenzio, da un'economia cittadina che non riesce a decollare: che tristezza vedere centinaia di serrande abbassate sia in centro che in periferia. E' tutto così complicato in questa città papà Natale: trovare un volo aereo senza dissanguarsi, in tempo di crisi e non solo, trovare il bello, assistere alla rabbia di tanti cittadini che giornalmente si ritrovano a dover fronteggiare, nell'anno del Signore quasi 2023, con la carenza idrica. Eh già forse ci servono tante cose ma ci resta il paesaggio, il sole che bacia le onde del mare dei miti, la Santa Patrona e poi...

Viviamo una vita da funamboli, con l'ansia di precipitare ancor più giù, guardiamo da un oblò iniziative sporadiche per essere inghiottiti dall'oblio, assistiamo a temerarie azioni temporanee e ci rifermiamo nuovamente in via dell'inconcludenza. Siamo sempre pronti a redarguire, a rimbrottare, a criticare, ma non a costruire: forse è un retaggio, forse fa parte del nostro Dna. Serve, anzi è indispensabile, una nuova e sana dirigenza politica che sappia valorizzare una Reggio che merita sogni, speranze, cultura e bellezza di sentimenti e vita. Ecco, caro Babbo Natale, ci serve anche una vagonata di concretezza. 

Occorre però cominciare, tutti, a guardare con nuovi occhi questa città, trovando il bello e ciò che funziona, pensiamo ad esempio alle tante eccellenze del Grande ospedale metropolitano, che ci permettono di curarci vicino casa senza fare i viaggi della speranza; riconosciamo il fervore culturale e civico che sta crescendo negli ultimi tempi, come è stato dimostrato dal successo dell'opera lirica Adriana Lecouveur al teatro Cilea; come dimenticare la rinascita, per opera di un gruppo di volontari, della monumentale scalinata di via Giudecca, e ancora i tanti volontari che insegnano italiano in piazza Sant'Agostino ai migranti, e le iniziative culturali dove le donne reggine, spesso, sono le nuove protagoniste. Tutto questo per riconoscere il bello che c'è. 

Serve, forse, la tua magia, Papà Natale, per regalare a questa città la ristrutturazione del Lido comunale tanto amato dai reggini e luogo identitario di questa comunità. Così come serve mettere fine alla querelle su Piazza De Nava e la sua "ristrutturazione" ed ancora ultimare i lavori del Parco Lineare Sud. 

Caro Babbo Natale, aiutaci dunque a sconfiggere la rassegnazione e porta in città la gioia, che è anche nelle piccole cose e nei servizi che ogni cittadino deve avere per una qualità di vita migliore. Se c'è chi pensa Reggio Calabria come una città invivibile, ci sono anche tanti, giunti dall'Africa ma non solo, che qui hanno ricominciato un nuovo percorso, trovando un futuro migliore di quello che avevano nel loro Paese. Ecco pensare globale per agire locale, deve essere la spinta per rimetterci in piedi.  Ti aspettiamo Babbo Natale con i tuoi doni.

Con fiducia ReggioToday

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