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Cronaca

Sequestro beni a ginecologa reggina, la Cassazione rimanda tutte le carte al tribunale

L’annullamento del provvedimento del riesame da parte della Corte di Cassazione imporrà un nuovo esame da parte del tribunale sulla disposizione preventiva emessa dal gip di Reggio Calabria

La quarta sezione penale della Corte di cassazione, presidente Fidelbo, ha annullato con rinvio le decisioni prese dal Tribunale di Reggio Calabria in data 23 ottobre 2019, con la conferma del decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria il 20 giugno 2019, con il quale veniva sottoposta a sequestro la somma di 165.000,00 euro.

Il provvedimento era stato emesso nei confronti di Francesca Stiriti e Vincenzo Salvatore Logoteta (terzo interessato e non indagato).

La vicenda risale al giugno dello scorso anno e riguarda la dottoressa Francesca Stiriti, dirigente medico, la quale il prossimo 24 giugno dovrà comparire davanti al Gup presso il Tribunale di Reggio Calabria per difendersi dalle accuse di truffa, peculato e abuso d’ufficio ai danni dell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria.

L’annullamento del provvedimento del riesame da parte della Corte di Cassazione imporrà un nuovo esame da parte del medesimo tribunale, il quale dovrà, questa volta, tener conto anche degli esiti delle indagini difensive svolte dagli avvocati Vincenzo Adamo e Monica Falcomatà nei riguardi della loro assistita, la quale sin dal principio ha dichiarato la sua estraneità alle condotte illecite contestate.

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