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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Catene social e rientro a scuola, Arcidiaco: “Non facciamoci portatori di fake news"

Il garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Reggio Calabria è intervenuto per chiarire la bufala di un messaggio sulla diffida per non adottare le misure di prevenzione

Il mese di settembre è ormai dietro l’angolo e con il suo arrivo l’attenzione è totalmente rivolta sulla scuola e tutto un sistema che dovrà ripartire nuovamente affrontando le limitazioni dell’emergenza coronavirus.

I dubbi per il ritorno tra i banchi di scuola degli studenti restano e in situazioni del genere bisogna avere dei punti fissi su cui appoggiarsi. Il garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Reggio Calabria, Valentina Arcidiaco, ha preso la parola per chiare una questione nata sui social legata ad un messaggio a catena rivolto a i genitori, chiamati a postare una diffida alla scuola di appartenenza per non adottare le misure di prevezione nei protocolli ministeriali in caso di sintomi riconducibili al Covid-19.

Una parte della catena in questione recita: “In presenza di sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5° durante l'orario scolastico per gli alunni scatta una rigida procedura" che prevederebbe, tra l'altro, che "i genitori non potranno in alcun modo prelevare il proprio figlio da scuola, che sarà affidato all'autorità sanitaria".  

Nel sottolineare come si tratti di “una totale bufala”, il garante Arcidiaco spiega: “E' tuttavia  impressionante la diffusione che tale fake news sta avendo grazie a genitori allarmati che si sono precipitati a postare sui propri profili questa diffida. ‘Il 14 settembre io non autorizzo nessun personale della scuola ad isolare mio figlio se dovesse presentare improvvisamente qualche linea di febbre… Nessun personale sanitario può prelevare mio figlio da scuola in mia assenza traumatizzandolo! Non firmerò nessun foglio di autorizzazione che prevede questo tipo di trattamento… Fino alla maggiore età io genitore sono unico tutore di mio figlio!’.  

Chiariamo una volta per tutte - ribadisce il garante - che non succederà nulla di quanto contenuto nell'allarmante comunicato. Si tratta solo dell'ennesima catena di Sant'Antonio in cui siamo incappati. Trasmettiamo messaggi positivi ai bambini e ai ragazzi. Verifichiamo sempre le notizie sui siti attendibili e ufficiali. 

Non facciamoci portatori – conclude Valentina Arcidiaco - di bufale e fake news e diamo soprattutto, come adulti, genitori ed educatori, il buon esempio di un uso corretto dei social. Questi sono un valido strumento di trasmissione di notizie e informazioni utili anche ai fini della prevenzione del contagio ma non devono, in questa come in altre occasioni, trasformarsi in veicolo di messaggi scorretti e distorti. Insomma, non postiamo ‘a muzzo’!!!”

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