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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il viaggio

L'avventura dello chef Cogliandro in Gambia tra sapori e cultura

Un pieno di emozioni e l'incontro con il presidente Barrow per il maestro reggino, che vuole creare uno scambio produttivo tra Reggio e lo stato africano

Conoscere la terra dei due giovani africani che ha preso sotto la sua tutela formandoli alla professione di chef ma anche costruire rapporti culturali e di sviluppo economico tra Reggio e il Gambia. Con questi obiettivi - che corrispondono a un grande sogno - lo chef stellato reggino Filippo Cogliando sta compiendo un viaggio emozionante a Banjul, capitale gambiana, insieme ai suoi colleghi e collaboratori Salihu Barrow e Abdou Dibbasey. 

Un'avventura nel solco dell'Alleanza Slow Food, a cui aderisce l'A  Accademia Gourmet di Cogliandro con i giovani chef che nove anni fa arrivati sulle nostre coste furono affidati al maestro dal tribunale dei minori e oggi, legati da un affetto fraterno, lavorano con lui. Forte di questa lunga esperienza frutto del dialogo con un'altra cultura del Sud, in Gambia Cogliando vuole costruire un ponte proprio sulla linea comune dello slow food, esaltando ed esportando l'enogastronomia mediterranea in una terra che - come ha dimostrato l'integrazione culturale degli chef Barrow e Dibbasey - ha tanto in comune con la nostra.

Era una promessa fatta da tempo e frenata dalla pandemia. Cogliandro ha voluto accompagnare i ragazzi alla scoperta delle loro radici, permettendo a Salihu di riabbracciare la sua famiglia d'origine. Ma questo viaggio sta diventando anche l'occasione di conoscere una realtà in profondo mutamento, dove l'impegno del nuovo governo ha permesso di migliorare la qualità della vita e far salire questo paese tra le prime sei mete turistiche africane nel mondo. 

Questi ultimi giorni del soggiorno del maestro Cogliandro sono stati proficui anche sotto il profilo delle pubbliche relazioni. Lo chef ha visitato il parlamento e il ministero degli esteri del Gambia e soprattutto ha incontrato il presidente dello stato africano, Adama Barrow. Nel diario del suo viaggio su Facebook, scrive lo chef: "Ho raccontato la mia terra e ho tessuto le lodi del suo paese che mi ha accolto a braccia aperte. Mi ha detto che oggi il suo paese è libero, tranquillo, con tanta voglia di farsi conoscere al mondo e soprattutto a noi Italiani. Abbiamo parlato anche di opportunità reciproche, economiche, turistiche, valorizzazione dei territori, scambi artistici, enogastronomici e culturali. Un ponte che permetta a noi di giungere in Gambia per sviluppare attività produttive, formative e di crescita reciproca nel mondo del lavoro. Un’emozione indescrivibile che mi spinge a proseguire su questa strada intrapresa che illumina il mio cammino come il sole del Gambia".

Il primo passo concreto oggi è stato il colloquio con Ndeye Corr-Sarr, referente del Convivium Slow Food gambiano, con cui si sono gettate le basi per uno scambio di prodotti tipici tra Gambia e il territorio metropolitano reggino. (nella foto sotto, dalla pagina Facebook di Filippo Cogliandro)

Lo chef Cogliandro in Gambia

L'iniziativa di Filippo Cogliandro ha già portato un frutto solidale importante. Lo chef è stato infatti contattato dall'associazione Destino Benin (con la quale ha a lungo collaborato nell'organizzazione delle notti dello chef afrosolidale) da cui ha ricevuto una somma di 1000 euro in beneficienza per la sua mission gambiana: per noi è una cifra moderata ma nel cambio nel dalasi, moneta gambiana, diventa un tesoretto che sarà devoluto a donazioni nelle scuole del paese, dove Cogliandro si sta immergendo nel mondo di innocenza e spontaneità dei bambini gambiani. 

Ma l'avventura africana non è ancora finita e lo chef, che a Reggio è impegnato anche in iniziative celebrative per l'anniversario di Umberto Boccioni, al suo ritorno in riva allo Stretto avrà ancora tanto altro da raccontare.

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