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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Città metropolitana, per Anci Giovani è necessario un patto sociale

In occasione della seconda edizione degli Stati generali delle politiche giovanili si è discusso di molteplici aspetti del mondo associativo che opera nel campo del sociale ed a supporto delle persone fragili

All’interno della seconda edizione degli Stati generali delle politiche giovanili della Città metropolitana di Reggio Calabria si è svolto un incontro a più voci promosso da Anci Giovani su impulso della coordinatrice metropolitana Miram Noemi Idone, attuale consigliere comunale di Campo Calabro.

All’appuntamento, aperto ai vari amministratori under 35 ed a varie associazioni di volontariato che operano nella Città metropolitana, sono stati discussi i molteplici aspetti del mondo associativo che opera nel campo del sociale ed a supporto delle persone fragili.

Durante l’incontro al quale ha preso parte il consigliere metropolitano delegato al bilancio ed alle politiche giovanili Antonino Castorina, il vice sindaco di San Lorenzo Carmela Battaglia, il consigliere comunale di Condofuri Pietro Clementi ed il vice coordinatore regionale di Anci Giovani Salvatore Celi, si è potuto constatare il grande, importante, valido e professionale lavoro di chi ha deciso di dedicare la propria vita al sociale e al prossimo visti gli interventi delle varie associazioni presenti tra cui quelle Universitarie, l’Aism, i rappresentanti della Comunità filippina e marocchina e del mondo animalista.

Miriam Idone è stata netta nel suo intervento: "Ci impegneremo affinché nei prossimi mesi gli incontri con il mondo associativo continuino, perché siamo certi che le associazioni di volontariato rappresentino la forza e il valore aggiunto della nostra identità Metropolitana. Spetterà a noi valorizzarle e promuoverle dando vita a momenti di comunità che le vedano protagoniste e che le facciano conoscere in tutto il territorio anche attraverso il supporto della Città metropolitana e della Regione Calabria che già in questi anni ha contribuito non solo con risorse importanti ma anche con l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per
finalità sociali".

"Crediamo che Reggio Calabria debba diventare una realtà territoriale che si faccia garante della presa in carico delle fragilità, che devono diventare uno dei temi conduttori di una seria politica per il sociale, trasformando la nostra città Metropolitana in laboratorio sociale e modello virtuoso per tutta la Regione. La nostra attenzione a tutte le persone con fragilità, sia di carattere sia connessa a percorsi ed esperienze di vita complesse, - ha concluso Castorina - è stato già un nostro elemento di forza e di oggettività che va però potenziato e messo in rete a livello metropolitano".

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