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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

E' caos a Villa Aurora, i sindacati fanno la voce grossa e i lavoratori incrociano le braccia

Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali Cgil Fp Reggio Calabria, Usb, SUL, Confintesa e Cimop dopo il mancato rispetto del management della struttura degli accordi sottoscritti in Prefettura

Questa mattina il personale medico e paramedico della clinica Villa Aurora Hospital ha incrociato le braccia. Sciopero di 24 ore indetto dalle sigle sindacali Cgil Fp Reggio Calabria, Usb, SUL, Confintesa e Cimop, per evidenziare come l'attuale proprietà della clinica, convenzionata con il Ssr e recentemente acquisita da un imprenditore cosentino, abbia disatteso tutti gli impegni presi in Prefettura: pagamenti degli stipendi, utilizzo della cassa integrazione, demansionamento del personale infermieristico, carenza di personale medico ed infermieristico, sicurezza sul posto di lavoro e per i degenti, corretto utilizzo del personale, sostituzione di personale con gettonisti.

"Era inevitabile - affermano i sindacalisti Francesco Callea, Fp Cgil, Mohammed Alkilani, Cimop,  Francesco Anoldo, Confintesa, Aldo Libri, SUL e  Aurelio Monte dell'Usb - arrivare allo sciopero dopo il fallimento di ogni possibilità di discussione con l’azienda, perfino con la mediazione della Prefettura".

"L’azienda - continuano i sindacati - si è caratterizzata per il sostanziale disprezzo delle leggi in ripetute circostanze, compresa la superficialità con cui si è affrontata la fase critica della pandemia. Negli ultimi giorni hanno continuato a violare le leggi: non hanno redatto la lista dei servizi essenziali da prestare anche durante lo sciopero, hanno usato atteggiamenti intimidatori nei confronti dei dipendenti per scongiurare l’astensione dal lavoro e, ciliegina ultima, hanno emanato ieri un ordine di servizio che non teneva conto di alcuna restrizione delle attività per lo sciopero proclamato, anzi sguinzagliando i loro fedelissimi a avanzare velate minacce ai dipendenti".

Le sigle che hanno indetto lo sciopero ritengono che "la risposta sia stata forte e chiara da parte dei dipendenti, nonostante tutte le difficoltà che l’azienda ha tentato di seminare. Pertanto ci dichiariamo soddisfatti del risultato. Lo sciopero è un ulteriore tassello dell’iniziativa sindacale per affermare la legalità del rispetto delle norme contrattuali e di legge. Proseguiremo con ogni mezzo ed in ogni sede perché vengano fuori non solo le inadempienze contrattuali e di legge dell’azienda, ma anche le responsabilità di tutta la vicenda Villa Aurora, dall’assegnazione a questo imprenditore all’assenza di verifiche sul mancato rispetto delle norme sull’accreditamento (e quindi sull’esborso di somme pubbliche)".

"Abbiamo tentato in tutti i modi di trovare un punto in comune ma con questa proprietà non è possibile, - ha dichiarato Francesco Callea, segretario della Cgil Fp all'agenzia Dire - hanno una gestione feudale del lavoro, da pieno Medioevo, nei rapporti con i lavoratori e per quanto riguarda il rispetto delle regole".

"Non potevamo esimerci dal fare sciopero - ha concluso il sindacalista - che rappresenta solo il primo passaggio, finchè non si capisce che i lavoratori non sono un mero strumento da utilizzare come si vuole e, soprattutto, per compiti per i quali non sono stati assunti". 

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