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Turismo

Coldiretti, segnali di ripresa con il secondo fine settimana lungo di aprile

Agroalimentare e agriturismo attirano comitive di stranieri in particolare nei borghi marini

Dopo il ponte pasquale, con questo fine settimana, che comprende la festa della Liberazione del 25 aprile,  - afferma in una nota Coldiretti Calabria - si confermano segnali di ripresa con quasi il 50% dei calabresi che trascorreranno la festa del 25 aprile fuori casa, tra chi approfitterà per andare al mare, chi cercherà il relax in montagna e in campagna, con la primavera che rappresenta la stagione preferita dagli amanti della natura con il clima mite, le piante fiorite, chi visiterà musei e siti archeologici, chi incontrerà parenti e amici.

Questo week-end dopotutto - conferma Coldiretti Calabria- segna il ritorno dopo due anni di festività primaverili rese difficili dall’emergenza sanitaria. Si segnalano anche – prosegue Coldiretti – un parziale ritorno di comitive di stranieri, in particolare nei borghi marini, la cui mancanza era stata uno degli elementi di maggiore criticità. Certamente questo è un buon aiuto per il turismo che – sottolinea la Coldiretti – ha avuto una forte contrazione nel 2020 e 2021 rispetto a prima della pandemia. A beneficiarne è l’intera filiera agroalimentare a partire dai consumi di cibi e bevande ai quali è destinato secondo la Coldiretti circa 1/3 della spesa turistica.

Dopo le limitazioni legate alla pandemia, si registra peraltro anche a tavola – riferisce Coldiretti – il ritorno della convivialità con la voglia di stare insieme a parenti e amici nelle case, al ristorante, nei picnic all’aria aperta o negli  agriturismi  dove si registra una discreta presenza nelle circa  350 strutture calabresi operanti con 12200 posti a tavola e circa 1500 posti letto. Un sistema, quello agrituristico che alimenta e sorregge anche l’economia di altri settori soprattutto nelle aree rurali e zone interne, si pensi solo alla vendita dei prodotti tipici, e che svolge anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità..Dopotutto questa è una spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che porta  le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre a suggerire e valorizzare attività culturali.

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