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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Banchina Porto, 2

Commemorazione Cosimo Fazio senza forze dell'ordine, il figlio: "Ennesima mancanza di rispetto"

Il 15 agosto del 2013 ci lasciava il colonnello, colpito da infarto mentre coordinava le operazioni di sbarco migranti. Carabinieri e polizia municipale assenti oggi al porto nel giorno del ricordo più importante

Sono passati ben sette anni da quel terribile 15 agosto 2013, in cui il colonnello dei carabinieri Cosimo Fazio perse tragicamente la vita al porto di Reggio. L'uomo delle emergenze, sempre in prima fila con discrezione, si trovava sul luogo come neo comandante dei vigili urbani per dirigere le operazioni di sbarco di un barcone di immigrati. Sotto il sole cocente, il suo cuore non resse, ma oggi a distanza di tempo il ricordo di una figura da prendere ad esempio è sempre vivo nella famiglia Fazio.

Un giorno così speciale, ferragosto, in cui ha preso la parola Antonino Fazio per sottolienare, purtroppo, un fatto negativo. Il figlio del colonnello ha così riflettuto: "Sarà la crisi del settimo anno, sarà che in questa città vengono dimenticati troppo spesso chi ha dato la vita per la collettività, ma con oggi dico basta! Tanta sofferenza e delusione nel constatare come, nell’anniversario del settimo anno della morte di mio padre, anno in cui il Ministero lo ha ufficialmente riconosciuto vittima del Dovere, nella consueta occasione che ha visto me e mia madre deporre una corona di fiori al porto di Reggio Calabria, proprio lì dove mio padre mi salutò per l’ultima volta, trovo indecente ed indegno il fatto che, sia l’Arma dei carabinieri, nella figura massima del suo comandante provinciale, sia il corpo della polizia municipale, nella figura del suo comandante, non abbiano avuto la sensibilità, ma sopratutto la decenza, di far sentire la loro presenza con un rappresentante della loro amministrazione.

commemorazione colonnello fazio 1-2Non ho mai preteso nulla, non ho mai chiesto niente, se non - continua Antonino Fazio - il calore e l’affetto di uniformi a me care, ma oggi, nell’anno che ha visto mio padre, dopo 7 anni di lotte in tribunale, venire riconosciuto ufficialmente Vittima del Dovere, non posso accettare una così grave mancanza! Ecco perché sarà mia cura informare, per quanto riguarda i carabinieri, il comandante generale dell’Arma, generale di corpo d’Armata Giovanni Nistri e, per quanto riguarda la polizia municipale, i vertici della stessa, tutti i sindacati e sua eccellenza il Prefetto.

Ho sopportato - ribadisce il figlio del colonnello Cosimo Fazio - molte mancanze nei confronti di mio padre e della mia famiglia, ho cercato di non farmi sopraffare dal dispiacere di vedere come il ricordo di mio padre venisse spesso messo ai margini, ma oggi, proprio oggi, non posso accettare l'ennesima mancanza di rispetto! Non lo merita mio padre ma, sopratutto, non lo meritano tutti i familiari di vittime del dovere dimenticati nel tempo!

Colgo l’occasione - termina Antonino Fazio - per ringraziare invece la comunità cittadina, che con messaggi e telefonate, da ieri intasano i telefoni miei e di mia madre, esempio di affetto e rispetto che i comandanti delle due amministrazioni prima citate, dovrebbero imparare e apprendere. A voi, cittadini di Reggio Calabria, il più sincero grazie da parte mia e della mia famiglia."

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