Strage di Capaci, drappo bianco a palazzo Alvaro per una nuova pagina da scrivere contro tutte le mafie |VIDEO
Giuseppe Falcomatà ha accolto l'invito di Maria Falcone, sorella del giudice ucciso 28 anni fa. Il lenzuolo del ricordo per il sindaco è "un impegno a educare i giovani alla bellezza e alla cultura della legalità"
Un drappo bianco sventola sulla facciata dei palazzi municipali e delle Città metropolitane, per onorare il sacrificio e l'impegno di Giovanni Falcone, ucciso il 23 maggio del 1992, insieme alla moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, in quella che passò alla storia come la strage di Capaci.
Oggi il lenzuolo del "ricordo" si agita al vento anche dalla facciata di palazzo Alvaro, "è una nuova pagina da scrivere - afferma il sindaco Giuseppe Falcomatà - ma soprattutto è la testimonianza di un impegno a combattere la mafia, combattere il malaffare, a combattere la 'ndrangheta, a combattere la corruzione dentro le istituzioni ed è anche un impegno a educare i giovani alla bellezza e alla cultura della legalità. Perchè "la mafia - diceva Giovanni Falcone - è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una evoluzione e una fine".