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Primo compleanno per la piccola biblioteca internazionale Zanotti Bianco

La casetta dei libri a piazza Sant'Agostino è diventata punto di scambio multiculturale per la scuola di italiano ma anche per la cittadinanza e tutte le comunità straniere

“Ci avevano scoraggiato, dicendo che in questa piazza non sarebbe durata neanche un giorno invece oggi, contro ogni aspettativa, la piccola biblioteca internazionale compie un anno”. Nella data esatta di ieri, Giorgio Furfaro, responsabile scientifico della scuola italiana in piazza Mezzacapo, davanti la chiesa di Sant’Agostino, ha festeggiato insieme ad allievi e docenti il primo anniversario della casetta di libri intitolata al meridionalista Umberto Zanotti Bianco, “un grande studioso del Novecento – spiega Furfaro, docente di italiano a stranieri e dottore di ricerca all'università Dante Alighieri - che dal Piemonte, dove aveva una vita piena di opportunità, dopo il terremoto del 1908 ha scelto di venire a Calabria a dare aiuto e costruire biblioteche e scuole, e abbiamo scelto il suo nome come simbolo di solidarietà”.

La teca artigianale in legno, realizzata dall’associazione culturale Magnolia nell’ambito del progetto di biblioteca cittadina diffusa, nasce per la condivisione gratuita dei libri e in questi mesi è diventata anche funzionale all’attività della scuola: i testi, tra cui grammatiche e dizionari, vengono usati durante le lezioni, e della dotazione fanno parte molti volumi in lingua straniera, rivolti all’utenza multilinguistica della città. “Siamo riusciti ad avere libri in russo, inglese, francese, tedesco, arabo, portoghese turco e swahili – continua Furfaro – la nostra biblioteca ha una storia di un anno, ma in realtà è servito molto più tempo per realizzarla, una lunga gestazione burocratica da parte dei volontari di Magnolia e poi la costruzione materiale della struttura da parte di Francesco Triglia e Francesco Lia per le decorazioni. E’ stata posizionata il 23 ottobre 2021 e da allora è un punto di scambio di libri ma soprattutto di culture”.

Negli scaffali della teca sono allineati romanzi, fumetti, guide turistiche e anche carte geografiche. “Tutto è stato utile – dice ancora Giorgio Furfaro – sia per le attività didattiche della scuola che per un obiettivo più ampio di relazione e interazione. Non solo tra persone comunità diverse ma, ad esempio, tra generazioni, come nonni e nipoti che pur avendo la stessa nazionalità appartengono ad anni e quindi culture differenti”.

1666626559283-2In piazza ieri pomeriggio si è celebrato il compleanno della biblioteca nel modo più naturale, con letture collettive ad alta voce dai volumi che ciascuno ha trovato o portato, in un clima di socialità ma pure gioco, per la presenza dei bambini figli di studenti e insegnanti. Tra i docenti c'è Kawtar Assassi (nella foto), appena laureata in sociologia alla Dante Alighieri, che nella scuola di italiano si occupa di corsi di alfabetizzazione primaria: "Ho conosciuto Giorgio all'università e l'idea della scuola in piazza mi ha subito incuriosita. Ho pensato che avrei potuto partecipare come insegnante per aiutare molti arabi che non sanno leggere e scrivere perché non conoscono neanche l'alfabeto italiano". Intanto Kawtar, che vive in Italia da quindici anni ed era arrivata per riunirsi alla famiglia marocchina d'origine che si trovava qui, sta continuando a studiare per l'esame di stato verso la professione di assistente sociale. "Faccio parte di questo gruppo da poco - dice - e sono certa che anche quest'esperienza mi sarà molto utile, mi sento molto legata alla comunità e alla città di Reggio, oggi vivo stabilmente qui perché sono sposata e i miei figli studiano entrambi al liceo". I suoi ragazzi, Labri e Yasmine Barkoumi, oltre che allievi dello scientifico da Vinci, sono campioni di atletica. 

Alla festa di anniversario hanno partecipato studenti della Dante Alighieri, tra cui l’argentina Chiara, che da quattro mesi vive nel nostro paese per studiare l’italiano. “Sono nipote di calabresi – dice – e amo questa terra, mi è sembrato bello venire proprio qui per i miei studi e adesso ho anche un lavoro. Reggio la trovo bellissima e ho fatto così tante esperienze che mi pare non siano passati pochi mesi ma un anno! E poi è straordinario uscire di casa e poter vedere il mare”.

La diciannovenne Anastasia invece è giunta dall’Ucraina otto mesi fa per studiare, scegliendo la città dove la madre vive e lavora da sei anni. Poco dopo è scoppiata la guerra e la giovane oggi si trova qui anche per motivi di sicurezza: “In questo momento – spiega – non riesco a pensare se davvero vorrei trasferirmi e restare, in realtà ho nel cuore una grande speranza di tornare nel mio paese. Ma sto imparando tanto da mia madre, a cui sono grata per tutto ciò che fa per me, e sono certa che quando andrà via Reggio mi mancherà”.

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La piccola biblioteca Zanotti Bianco di piazza Sant’Agostino fa parte di un’azione culturale e civica ispirata all’idea americana delle little free library (da qualche anno attecchite anche in Italia), avviata a Reggio dall’associazione Magnolia. Le prime tre sono state realizzate nel 2019 durante il festival ContaminAzioni in piazza Castello e presso le sedi di Spazio Teatro e del laboratorio Radici di Arangea. A queste si sono aggiunte quella della chiesa del Carmelo di Archi a cura della comunità Masci e la biblioteca della scuola italiana; la prossima potrebbe essere installata a Cataforio, dove sono state ultimate le pratiche amministrative. Le free library reggine purtroppo non sono state immuni da danneggiamenti, ma i volontari, che ad abbandonare il campo non ci pensano proprio, hanno sempre reagito con caparbia per lasciarle attive e a disposizione della cittadinanza.

“Siamo felici del risultato raggiunto oggi – conclude Giorgio Furfaro  - dopo quello che ci avevano detto, avvisandoci del pericolo di atti vandalici, ci aspettavamo il peggio. Invece siamo stati colpiti dalla risposta della comunità di questo quartiere. Non solo la struttura è intatta e ancora qui, ma in tanti, tra cui stranieri che hanno negozi nella zona, hanno contribuito portando libri nella propria lingua, realizzando lo spirito della nostra iniziativa”.

Dopo la pausa estiva, a settembre la scuola italiana in piazza Mezzacapo ha ripreso le lezioni nelle giornate di martedì e giovedì alle 17.30, mentre ogni sabato alla stessa ora si svolge il corso di scrittura e lingua araba per ragazzi, in questo caso a piazza Castello. In oltre due anni di attività, i materiali didattici necessari alle lezioni sono reperiti attraverso donazioni: si possono portare libri, quaderni e cancelleria direttamente in piazza, oppure aderire alle campagne di raccolta fondi avviate su alcune piattaforme di crowdfunding.

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