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Il fatto / Campo Calabro

Elezioni comunali, la tensione sale e Scopelliti si rivolge al prefetto

Dopo l'aggressione che si è registrata durante un comizio elettorale vertice in prefettura per garantire l'agibilità democratica alle prossime comunali

Nella giornata di ieri una delegazione della lista “Campo Popolare”, con candidato a sindaco di Campo Calabro Nino Scopelliti, si è recata in prefettura per incontrare il prefetto di Reggio Calabria. Poiché era assente, la delegazione, composta da Nino Scopelliti e da due candidati consiglieri, è stata ricevuta dal vice prefetto vicario Caracciolo.

Scopelliti  ha riferito riguardo all’accaduto di giorno 7 durante il comizio del Sindaco Repaci. Un ragazzo, di origine Peruviana, dipendente di una cooperativa di pubblicità, è stato aggredito da tre, quattro persone, sostenitori della lista “Prima di tutto Campo Calabro” che assistevano alla manifestazione elettorale. Il ragazzo veniva schiaffeggiato e strattonato più volte e coperto di minacce e ingiurie per essersi permesso, a loro dire, di passare in una strada pubblica  alla guida di un  furgoncino, per ben tre volte, senza alcun dispositivo sonoro, con sulla fiancata il manifesto di una candidata della lista avversaria.

Dopo aver esposto i fatti, per altro già a conoscenza delle autorità intervenute, Scopelliti si è detto molto preoccupato del taglio dato all’episodio: si è parlato di provocazione, anziché chiedere scusa per l’accaduto condannando il vile gesto dell’aggressione si cerca di dare qualche giustificazione alla prepotenza e arroganza dell’episodio.

“L’asticella della tensione è salita a dismisura - dice Scopelliti - e aldilà dei buoni propositi rischia di trasformarsi in uno scontro tra Guelfi e Ghibellini. C’è meraviglia per l’assenza delle forze dell’ordine forse perché i responsabili del comizio si sono dimenticati di trasmettere l’avviso di pubblica manifestazione”.

La richiesta di Scopelliti è quella di tornare alla dialettica politica, al sano confronto sui programmi e sui contenuti. Vorrebbe che il sano confronto prevalesse sulle polemiche e sulle scaramucce.

“Ovviamente - spiega - non intendo fare di tutta l’erba un fascio e sono convinto che la maggior parte dei campesi condanna senza alcuna reticenza il vile gesto di aggressione rivolgendo al lavoratore tutta la solidarietà senza se e senza ma. Auspico una fine di campagna elettorale tranquilla magari con un confronto pubblico tra me e il sindaco che porti i campesi al voto con la massima tranquillità“.

Il vive prefetto vicario ha rassicurato i presenti che vigileranno sul proseguo della campagna elettorale garantendo l’agibilità democratica e il normale effettuarsi delle manifestazioni.

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