Da Roma filtra il nome di Antonino Minicuci ma a Reggio Calabria ancora si aspetta la sua investitura ufficiale. Il centrodestra, che per accordi elettorali dovrebbe cedere alla Lega l’opportunità di mettere la sua bandiera sul candidato alla carica di primo cittadino della Città dello Stretto, è in agitazione. Rumors accreditati davano per oggi la giornata nella quale la Lega avrebbe sciolto le ultime riserve e presentato il burocrate melitese, di ritorno da Genova, alla città e al suo elettorato.

Sino al momento, però, tutto è fermo. Vincono le resistenze di Forza Italia e di quella parte della destra cittadina che non vede di buon occhio la scelta di assegnare alla Lega la possibilità di mettere sulla poltrona più alta di Palazzo San Giorgio un suo uomo. 

Il rischio, nemmeno troppo velato, è quello che la coalizione di centrodestra esploda e si disimpegni nei confronti dell’uomo con la spilla di Alberto da Giussano sul bavero sinistro della giacca. Il messaggio rimandato ai propri elettori sarebbe dirompente e neppure una scelta diversa dell’ultimo minuto potrebbe far recuperare il tempo e il sostegno perduto.

Intanto, dall’altra parte dell’emiciclo politico, Giuseppe Falcomatà procede a tappe forzate verso una campagna elettorale che si preannuncia “calda” e non solo per l’afa estiva. Domani mattina, infatti, il sindaco uscente presenta ad Arghillà le liste civiche che lo sosterranno nella sua corsa al secondo mandato alla guida del palazzo di città.