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Cronaca

"Le elezioni sono state un grande bluff e vanno annullate", l'affondo di Reggio non si broglia

L'inchiesta della Procura si allarga e in seguito al coinvolgimento una trentina di persone fra scrutatori e segretari di seggio, insorge il comitato civico che si appella alla città. Sabato 16 gennaio raccolta firma a piazza Camagna

"Non passa oramai giorno che il terrificante vaso di Pandora, riguardante le elezioni comunali svoltesi a Reggio Calabria nello scorso autunno, non riservi ulteriori quanto mortificanti novità. E’ sotto gli occhi di tutti che l’inchiesta condotta dalla Procura, diretta da Giovanni Bombardieri, si allarga a macchia d’olio e ha coinvolto nelle ultime ore una trentina di persone fra scrutatori e segretari di seggio, senza dimenticare nei giorni precedenti l’arresto di un consigliere comunale del Partito Democratico (tra l’altro il più votato) e un presidente di seggio.

Quindi, come già traspariva, i brogli elettorali hanno interessato diverse sezioni, e quindi ipoteticamente migliaia di elettori, la cui espressione di voto può essere stata oggetto di strumentalizzazione fraudolenta. Basti pensare che la differenza di qualche centinaio di voti può determinare una diversa assegnazione dei seggi consiliari, con grave alterazione di quella volontà popolare che è la base di un sistema democratico elettivo".

L'inchiesta si allarga: ci sono altri 29 indagati

E' l'affondo del comitato spontaneo "Reggio non si broglia" che incalza: "Di tutto si tratta in questa vicenda, meno che di un caso isolato, come frettolosamente e in modo forse un tantino interessato, si è inteso farlo passare in alcuni ambienti della politica. Lo abbiamo già dichiarato in precedenza, ma repetita iuvant, e quindi con forza siamo ancora qui a chiedere le dimissioni di un sindaco e di una compagine consiliare eletta in questa tornata elettorale dove la frode elettorale è acclarata. Solo il ritorno al voto può ripristinare quell’agibilità democratica pesantemente compromessa da un modus operandi che mortifica il senso civico e l’autorevolezza di chi vuole rappresentare una comunità cittadina.

L'arresto del consigliere Castorina e del presidente Giustra

Un lavoro tempestivo ed approfondito quello degli investigatori e dell’autorità giudiziaria che deve vigilare per garantire quel rispetto delle norme la cui violazione va giustamente perseguita; ma la questione dei brogli elettorali non può e non deve essere affidata soltanto alle azioni della magistratura". 

Secondo "Reggio non si broglia" "la politica, infatti, trova il suo fondamento nel valore etico e giuridico di un compito destinato a governare una comunità e non ad utilizzarne i poteri nel proprio interesse. Al venir meno di questo presupposto, lo stesso funzionamento della democrazia viene accantonato, proprio su questa determinazione il comitato si pone come azione civica di tutela degli interessi primari della città".

Il comitato civico rivolge poi un appello "a quella Reggio che non intende più accettare supinamente il grande inganno perpetrato a sua insaputa, perché è davvero giunto il momento di dire a chiare lettere che noi non ci stiamo più! Le ultime elezioni sono state un grande bluff e vanno annullate.

Compatibilmente con le misure di contenimento del Covid, diamo appuntamento a tutti i nostri concittadini sabato prossimo, alle ore 19, a Piazza Camagna, ove sarà allestito un gazebo per la raccolta firme onde aderire al comitato ed essere edotti sulle prossime iniziative del comitato stesso".

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