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Palazzo San Giorgio

Comune, stop ai concorsi: la minoranza adesso insorge

La selezione riguarda 135 nuovi dipendenti per l'amministrazione comunale

C'è nebbia sui concorsi a Palazzo San Giorgio. Per i 135 posti messi a concorso ancora manca ancora il nome della società che dovrà fare la selezione. Un iter travagliato e che adesso vede la minoranza insorgere. Il Comune ha già pubbllicato un bando urgente per trovare la società e lunedì è il termine ultimo per presentare le offerte, ma non si tratta solo di attendere questa procedura. C'è, infatti, il rischio che una delle due società che sono state escluse nel primo bando proponga il ricorso al Tar. 

Occorre attendere, dunque, e questi tempi incerti mettono sul piede di guerra la minoranza che è già all'attacco contro l'amminisitrazione guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti. 

In commissione Controllo e garanzia, a Palazzo San Giorgio, nell'ultima riunione è stato scontro duro. Hanno relazionato anche  il direttore generale Demetrio Barreca e la dirigente del settore Personale Mauro che hanno evidenziato come il giudizio della commissione di gara non è sindacabile e che viene espresso in base alle disposizioni di legge. 

Il presidente della Commissione Massimo Ripepi afferma: "dimenticatevi, per il momento, dei concorsi al Comune. Era impensabile, ma l’amministrazione più scarsa della storia c’è riuscita ancora una volta. Si sono “incartati” rovinosamente e per vedere i nuovi assunti al Comune di Reggio Calabria dovremo attendere ancora molto tempo. Eppure gli stessi amministratori avevano annunciato, in pompa magna, che le due società aderenti al bando per la gestione in remoto dei concorsi al Comune, erano le più titolate in campo nazionale. Ma la ghigliottina dell’insindacabile valutazione della commissione esaminatrice le ha escluse entrambe per mancanza di alcuni documenti ritenuti fondamentali. Non è valso neanche l’intervento in autotutela, richiesto da una delle due società, né il soccorso istruttorio che avrebbe permesso di ricevere subito i documenti mancanti, cosi come spiegato chiaramente dalla dirigente Mauro e dal direttore generale Demetrio Barreca". 

"Gli stessi dirigenti, hanno cercato di rassicurare i presenti annunciando l’immediata indizione del nuovo bando di selezione delle Società ma non hanno potuto affermare che il ricorso al Tar, al quale certamente le due società faranno ricorso, bloccherà i concorsi a tempo indeterminato. La legittima interpretazione restrittiva della norma, attuata dalla commissione esaminatrice del Comune, ha generato un danno incalcolabile all’iter dei concorsi, in quanto anche se partiranno, saranno sempre a rischio di blocco repentino".

Aggiunge Ripepi: "Quando abbiamo chiesto a Falcomatà & company di rivolgersi al Formez, in convenzione con la più efficiente Citta Metropolitana, ci hanno risposto “picche” ed hanno tirato dritto verso la gestione autonoma dei concorsi. Le vere motivazioni di questo infinito ritardo non potremmo mai conoscerle, ma certamente il dubbio che Falcomatà voglia ritardare il tutto, per gestire meglio al suo rientro, il più importante concorso della storia del Comune rimane saldo.

Perché non attuare la delibera di Giunta fatta due anni fa per realizzare insieme alla Città Metropolitana i concorsi con notevole risparmio per le casse dell’ente? Perché questa rigidità nell’interpretare la norma? Perché i cittadini reggini devono essere presi in giro in questa maniera per così tanto tempo?Queste rappresentano in parte le domande a cui l’amministrazione Falcomatà dovrebbe dare risposta.

La speranza di vedere l’espletamento dei concorsi, dopo tanti anni di immobilismo e cattiva amministrazione, è non solo una richiesta di lavoro dell’intera città ma anche la risoluzione di problemi di mancanza di personale, questione alla base di ogni progetto di rilancio della Città. 

I piccoli Falcomatà, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, appesantiti da una guerra fratricida con i colleghi del PD, non potranno mai imprimere il giusto impulso politico per risolvere i problemi ed il ritorno incerto di Falcomatà imprigiona ogni sogno di gloria dei suoi figli e figliastri che non sanno più che fine faranno. 

La marmellata incolore di questa amministrazione ci preoccupa non poco ed il continuo fallimento di ogni iniziativa politica intrapresa, ci fa sentire ancora più responsabili nel cercare di cambiare il corso delle cose. Purtroppo quest’ultima frittata, che male odora di ridicolo, bloccherà per molto anzi moltissimo tempo, l’iter dei tanto agognati concorsi con un fortissimo dubbio che rimane drammaticamente irrisolto".

Intanto si tornerà in aula di commissione Controllo e Garanzia martedì prossimo alle ore 12, quando ancora i dirigenti dovranno rispondere ad altre importanti domande. 

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