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Cronaca

Comune, Perna: "Non farò l'assessore, ero stato chiamato a fare il vicesindaco"

Domani mattina il professore presenterà le sue dimissioni dopo il cambio effettuato da Falcomatà: "Il problema non è il modo, il problema è politico"

Non ha gradito Tonino Perma l'avvicendamento con Paolo Brunetti compiuto da Falcomatà a causa della condanna per il processo "Miramare". Per questo domani formalizzerà le sue dimissioni, davanti al Segretario generale del Comune. 

Il sindaco Falcomatà, infatti, poco prima della sospensione, in base alla ‘Legge Severino’ ha deciso di nominare vicesindaco Paolo Brunetti, in quota Italia Viva, titolare della delega all’Ambiente ed ai rifiuti. E lo stesso ha fatto con la Città Metropolitana nominando vicesindaco il consigliere delegato Carmelo Versace di “Azione”, il movimento di Carlo Calenda. Decisioni che hanno creato molte fibrillazioni politiche all’interno del Consiglio comunale della città, soprattutto tra le file del Partito Democratico, di cui lo stesso Falcomatà è espressione.  

Il professore Perna, passato in un attimo da vice sindaco ad assessore con delega alla Città metropolitana, Area dello Stretto, Innovazione sociale, Smart City, Parchi urbani, Partecipazione e cittadinanza attiva, Identità territoriale, ha deciso quindi di incontrare la stampa per spiegare le sue ragioni. 

“Il problema non è il modo, ma più semplicemente politico – ha dichiarato Tonino Perna.  Se Brunetti ha fatto meglio di me, comprendo benissimo la sua decisione  ma non credo che sia stato questo il motivo. Non è normale un avvicendamento un’ora prima che fosse pronunciata la sentenza. Non è una questione personale, ripeto – sottolinea l’ormai ex assessore – mi dispiace per la città, perché nel momento in cui arrivano le risorse del PNRR, nel momento in cui bisognerebbe riorganizzare tutto, dare la spinta, metterci tutta l’anima, per farla risorgere come merita, si rimette tutto in discussione”.  

Ma nelle parole successive di Perna, emerge tutta la difficoltà di un rapporto con il primo cittadino di Reggio Calabria, “una figura umanamente complessa, che riuscì a coinvolgermi nel Governo della città per cambiare le corse. Nei primi tempi c’era una interlocuzione su tutto. Nel tempo però, a causa di mie considerazioni riguardanti il tema dei rifiuti e delle discariche, questo dialogo è venuto meno. Non posso definirla una contrapposizione netta, ma solo se toccavo determinati argomenti, come quello dei rifiuti”.

“Ero convinto che Falcomatà sarebbe stato assolto. Se non vale per una parte politica non vale mai. La Severino è una legge sbagliata – ha commentato il prof. Perna soffermandosi sulla sentenza del Tribunale reggino – Spero si intervenga per una sua revisione”. Alla domanda, se sia meglio andare avanti così, o andare a nuove elezioni, il prof. Perna ha risposto: “Sinceramente è una questione alla quale non so dare una risposta”.

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