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Botta e risposta

Contratti sviluppo, la Princi difende l'operato della Regione: "Procedura impeccabile"

Ma da palazzo Alvaro arriva la replica del consigliere Mantegna: "Hanno prodotto un danno per il nostro territorio da 25 milioni di euro"

“La procedura per i Contratti istituzionali di sviluppo prevedeva per la Regione la funzione di prevalutazione (senza un vincolo inderogabile di data di ultimazione): attività che è stata svolta in modo impeccabile. Tutti i progetti selezionati, circa 1300, sono stati regolarmente inviati al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale". E' la vice presidente della giunta regionale, Giusi Princi, a rispondere al sindaco facente funzioni della Città metropolinata, Carmelo Versace, sulla questione dei Contratti istituzionali di sviluppo.

"Trovo pretestuosa - affonda la Princi - l’ennesima polemica accampata dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, che evidentemente tenta di riversare sulla Regione la responsabilità del proprio fallimento. Tutti i progetti presentati dalla MetroCity 16 in totale (7 mandati in una prima tranche, 9 in un secondo invio), non sono stati valutati positivamente dall’Agenzia per la coesione".

"Gli ultimi 9 non sono stati presi in carico, dalla stessa Agenzia, a prescindere dalla tempistica degli invii. Questi 9 progetti dei quali parla adesso la città metropolitana di Reggio Calabria sono stati inviati dalla Regione insieme ad altre proposte, che invece hanno avuto regolare valutazione da parte dell’Agenzia per la Coesione Parliamo, solo per citarne alcuni, dei progetti dei Parchi Nazionali, del gruppo di Comuni di Pallagorio, di San Nicola dell'Alto, e di Carfizzi. Nessun addebito può essere, dunque, rivolto alla Regione che ha svolto il suo lavoro secondo le regole, come documentabile da invii ufficiali con Pec”.

A stretto giro di posta arriva anche la replica della Città metropolitana alle dichiarazioni della vice presidente Giusi Princi. A parlare per l’ente di piazza Italia è il consigliere delegato Domenico Mantegna.

“Esistono almeno tre circostanze - dice Mantegna - che la vicepresidente Princi probabilmente non conosce e che la inducono in errore nelle sue valutazioni. La prima è che è proprio una lettera del dirigente generale del dipartimento Programmazione unitaria della Regione Calabria che ammette in maniera chiara l'invio ritardato dei progetti che riguardano la Città metropolitana di Reggio Calabria, parlando, alla data del 14 febbraio 2022, di una mancata inclusione nell'invio precedente del 15 dicembre 2021 a causa di un non meglio precisato errore informatico”.

“La seconda - prosegue il consigliere metropolitano - è che la stessa Agenzia della coesione in data 21 gennaio, quindi più di 20 giorni prima del secondo tardivo invio, afferma che è stata conclusa la fase preistruttoria del Contratto Istituzionale di Sviluppo, circostanza per la quale è evidente che i progetti inviati dopo quella data non sono stati proprio presi in considerazione".

"A riprova di ciò - conclude - la terza circostanza che la vicepresidente probabilmente non conosce, è che l'Agenzia per la Coesione risponde alla richiesta di accesso agli atti da parte della Città metropolitana con una lettera che nemmeno cita i progetti trasmessi tardivamente dalla Regione, quindi sostanzialmente confermando che questi ultimi non sono stati recepiti e quindi nemmeno valutati dall'Agenzia, producendo in sostanza un danno, come già detto dal sindaco facente funzioni, di ben 25 milioni di euro per il nostro territorio”.

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