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Il convegno

Nuove esigenze di sicurezza cibernetica per le aziende

E' stato il tema di un workshop organizzato da Confindustria e Aiba per approfondire un tema di grande attualità su cui si sono confrontati imprenditori e amministratori

Un'intensa giornata di lavoro sulle prospettive delle imprese del territorio si è svolta a Reggio Calabria con la partecipazione di impreditori, pubblica amministrazione e professionisti. Il workshop è stato elaborato e sintetizzato in tre distinti momenti. Durante la mattina la Camera di Commercio ha ospitato una tavola rotonda presieduta dal presidente Antonino Tramontana e moderata da Francesco Provenzano, presidente della sezione servizi di Confindustria, dove si sono confrontate le opinioni della pubblica amministrazione, degli imprenditori, delle aziende del comparto edile e dei broker assicurativi. Nel pomeriggio la sala del consiglio di Confindustria si è aperta per i presidenti dei gruppi giovani di Aiba e Confindustria, Valentina Orlandini, arrivata da La Spezia, e Salvo Presentino, i quali hanno moderato un incontro dedicato alle nuove risorse.

Il terzo incontro, che ha beneficiato del patrocinio dell’ordine degli architetti, degli ingegneri e degli avvocati, della Città Metropolitana, si è tenuto in un salone di Confindustria affollato, per approfondire il tema del cyber risk. Dal tavolo dei relatori composto dal presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio, dal presidente Aiba Flavio Sestilli e da Antonino Tramontana, il web si è rivelato un argomento dal quadro normativo complesso e gravoso. Un mondo attenzionato da cyber criminali con elevato rischio di danni devastanti anche per un’impresa altamente resiliente. Francesco Provenzano ha affermato: "Congiuntamente come Confindustria e Aiba abbiamo voluto affrontare questo argomento, per iniziare a porre l'accento su quello che sono le attenzioni e gli accorgimenti, di cui ogni impresa dovrebbe dotarsi”

Come si spiega in una nota a consuntivo del dibattito, la cybersecurity coinvolge qualsiasi azienda abbia accesso ad Internet, ancor di più se la connessione è indispensabile per mantenere la produttività. "Ecco perché - ha rincarato Domenico Vecchio - della sicurezza informatica noi, che oggi viviamo solo con la digitalizzazione, non possiamo più farne a meno. - È un fatto talmente di attualità, che il governo sta legiferando in materia proprio in questi giorni”

Nel suo autorevole intervento Mario Lanzaro, direttore del centro operativo sicurezza cibernetica della Calabria della polizia, ha affermato: “Dobbiamo proteggerci, prima ancora di attendere l'intervento delle forze di polizia, dobbiamo capire che siamo noi stessi gli autori e gli attori della nostra azione di difesa. Siamo noi che dobbiamo avere un minimo di formazione e attenzione, e valutare bene il nostro rapporto con internet, un'opportunità di cui tutti dobbiamo usufruire, e che utilizziamo giornalmente, ma con la consapevolezza dei rischi cui andiamo incontro”.

Cesare Burei, broker assicurativo, è entrato nel vivo nella questione: "E' un problema che dobbiamo metterci in testa di affrontare, sul quale bisogna investire. Investire in sicurezza, in competenze, in assicurazione, come ultimo anello della catena”.

Anche l'avvocato Matteo Luigi Riso ha focalizzato il suo intervento sull’esigenza di puntare molto sugli investimenti in sicurezza informatica: “Non si può più portare avanti un'attività imprenditoriale, senza fare degli investimenti in questo settore. I dati personali oggi, sono diventati merce di scambio, perché i soggetti che sferrano un attacco informatico, li mettono subito in vendita, nel cosiddetto deep web, e accumulano somme paurose. Serve quindi, non solo potenziare le difese delle infrastrutture informatiche, ma, anche, e soprattutto, investire nella formazione dei lavoratori, che sono i primi guardiani dei dati che l'azienda tratta.”

Infine Malaga Cavalea, vicepresidente della sezione carta, editoria e comunicazione di Confindustria Reggio, ha voluto evidenziare che “il convegno mira a portare alla luce una tematica molto importante, per sensibilizzare tutte le aziende sulla necessità di strutturarsi, sia dal punto di vista della progettazione, delle piattaforme, e sia dal punto di vista dei rischi.”

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