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"Andrà tutto bene", il messaggio di speranza degli anziani della Casa della Carità di Scilla | VIDEO

Girato un video amatoriale sulle note della hit di Nesli per dire a cittadini e familiari che gli ospiti stanno bene, anche i Nas hanno certificato la corretta gestione dell'emergenza Coronavirus

“Stiamo tutti bene. Questo è l’inizio, non è la fine, un solo amore senza confine”. E’ questo il messaggio che operatori e ospiti della casa protetta “Casa della carità” di Scilla ha voluto mandare in questa fase di emergenza sanitaria per tranquillizzare tutti sullo stato di salute di coloro che risiedono e lavoro dentro la struttura scillese. Per farlo, per raccogliere i volti degli ospiti, la direzione ed il personale della casa protetta hanno registrato un video accompagnato dalla musica di Nesli e della sua hit “Andrà tutto bene”.

Il video testimonianza

“Con questo video - scrivono gli operatori del casa protetta - vogliamo dare semplicemente una testimonianza d’amore verso gli anziani, che in questa pandemia stanno pagando un prezzo altissimo, soprattutto nelle strutture di servizio ed assistenza ai più fragili e bisognosi, i quali necessitano non solo di cure, ma anche di tanto affetto, di una carezza, di un sorriso”. In una fase delicata, in cui si susseguono notizie più o meno confortanti che finiscono per ingenerare paure e preoccupazioni, dalla “Casa della carità” di Scilla viene fuori un messaggio diretto ai cittadini reggini.

La visita del Nas

“Come documentato da tutti gli organi di informazione da diversi giorni, i Nas dei Carabinieri, in modo quotidiano, stanno eseguendo controlli nelle strutture - proseguono - come è accaduto anche da noi il 5 aprile, domenica delle Palme. Dopo una minuziosa ispezione hanno accertato la conformità della struttura alla normativa vigente, nonché lo stato di benessere delle persone ospitate”.

Nessuna infrazione segnalata

“Questo risultato - spiegano - è stato possibile grazie alla lungimiranza della direzione della Casa protetta “Casa della Carità” di Scilla che già dal giorno 24 febbraio ha vietato l’ingresso dei parenti in struttura nonché dei fornitori, dotando tutto il personale dei Dpi previsti, riducendo del 25% la presenza dei dipendenti in struttura e adottando nel contempo tutte le procedure igienico sanitarie necessarie per tutelare la salute delle persone ospitate e dei dipendenti”.

Blocco preventivo delle visite

Un blocco che è servito a mantenere la situazione sotto controllo. “Nonostante le molteplici difficoltà di questo periodo - così concludono gli operatori - si è provveduto a mantenere un clima di serenità all'interno della Casa, continuando le attività giornaliere degli ospiti e compensando le mancate visite dei familiari attraverso le videochiamate, conservando vivo il rapporto e la fiducia reciproca”.

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