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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Covid-19 e buoni spesa, la Rsu della MetroCity non ci sta e replica agli amministratori

Botta e risposta tra il vicesindaco Mauro e il coordinatore Romeo: "Le proposte fatte, se prese in considerazione avrebbero fatto sì, che la somma da devolvere sarebbe stata molto più cospicua"

"La Rsu della Città metropolitana di Reggio Calabria non ci sta alle polemiche degli amministratori che cercano a mezzo stampa di infangare il comportamento della stessa mistificando i fatti".

Lo dichiara in una nota il coordinatore Antonio Romeo che incalza: "L'Amministrazione della MetroCity, ha avuto l’iniziativa, condivisibile ed accettabile in tale contesto di emergenza sociale, di devolvere i buoni pasto destinati ai propri lavoratori dipendenti in lavoro agile, all’acquisto di generi alimentari per le famiglie bisognose del comune di Reggio Calabria.

Tale decisione, si ribadisce apprezzabilissima, è stata definita nelle stanze del Palazzo senza essere oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, cosi come previsto dal contratto nazionale e dalla funzione pubblica (ultimo aggiornamento 31 marzo 2020), la scelta se fosse stata oggetto di confronto, come previsto, sarebbe stata accettata da tutti noi".

La Rsu vuole portare a conoscenza tutta la cittadinanza "le proposte fatte che se prese in considerazione avrebbero fatto sì, che la somma da devolvere sarebbe stata molto più cospicua.

In questo periodo di guerra dove si sta combattendo su due fronti sanitario ed economico, la Rsu, ha richiesto a viva voce di contribuire assieme a tutti i dipendenti e insieme all’Amministrazione, a combattere questo nemico che tanti danni sta creando.

Premesso che l’ Amministrazione sta procedendo ad assegnare le posizioni organizzative, come previsto dai contratti nazionali, cioè ha stabilito che dal fondo dei dipendenti tutti, vengano detratti circa 270 mila euro da corrisponde a circa 20 dipendenti e che tale scelta da circa 10 anni non è stata mai presa in considerazione dalle amministrazioni passate a maggior ragione in tempi di guerra, sarebbe stato opportuno evitarla, considerato che la maggioranza dei lavoratori è a casa in lavoro agile, destinando tali
fondi ad una causa più meritevole vista la situazione di crisi in atto".

Per Romeo, la proposta fatta, infatti, "dalla maggioranza della Rsu, è stata quella di non proseguire in questa scelta e che la somma prevista, 270 mila euro circa per le posizioni organizzative, venisse destinata al Gom o all’Asp per l’acquisto di ventilatori e sistemi di protezione individuali per gli “eroi” che giornalmente prestano servizio per la salute di tutti noi, impegnandosi inoltre a detrarre dal fondo di tutti i dipendenti una somma da quantificare per incrementare ulteriormente la donazione.

Si è anche proposto, visto che per l’assegnazione delle posizione organizzative l’iter è ancora da svolgere, che le somme risparmiate, oltre metà di quella impegnata, venisse decurtata dal bilancio e destinata allo scopo proposto, ritenuto che le somme (130 mila euro) non spese resterebbero a bilancio come le poche migliaia di euro dei buoni pasto".

"La voglia di aiutare con determinazione e non con pochi euro, - conclude il coordinatore Romeo - è stata tramutata in "polemica mortificante", nella nota fatta dall’amministrazione nulla si dice delle proposte fatte, si nasconde ad arte che i dipendenti volevano detrarre alle loro famiglie somme piu considerevoli".

La Rsu, ribadisce con forza "la volontà dei dipendenti della Metrocity di Reggio Calabria di voler scendere in campo per lottare con fatti concreti e azioni forti, non con polemiche e pochi spiccioli da sbandierare a mezzo stampa, mentre l Amministrazione stanzia migliaia di euro per pochi privilegiati dipendenti".

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