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Cronaca

Covid, il presidente Spirlì chiude tutte le scuole in Calabria per due settimane

Alla Cittadella riunione dell'Unità di crisi. Firmata in serata l'ordinanza che entrerà in vigore da lunedì 8 marzo fino al 21 marzo 2021. Vertice anche sulle vaccinazioni: istituiti altri 32 centri

In Calabria si va verso la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e le università, ad eccezione degli asili nido. L'argomento è stato al centro della riunione dell'Unità di crisi regionale Covid-19, che si è tenuta in mattinata alla Cittadella e durante la quale è stata confermata la presenza di casi della variante inglese del virus. 

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La firma dell'ordinanza

In serata il presidente ha firmato l'ordinanza che entrerà in vigore da lunedì 8 marzo fino al 21 marzo. La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi degli studenti e per un numero limitato di ore. 

"Resta salva - si legge nel provvedimento - la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".

Le università

L’ordinanza prevede che sia disposta anche "la sospensione, in presenza, delle attività formative e curriculari delle Università".

Scarica l'ordinanza completa

La riunione alla Cittadella

Nel corso della riunione, alla quale ha preso parte anche il commissario della sanità, Guido Longo, il presidente Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti del virus: "Non si può attendere ancora per cercare di contrastarle. La nostra sanità non può reggere l’urto di un forte aumento di casi di contagi".

La parola al presidente Spirlì

Per questo motivo l’Unità di crisi ha ritenuto opportuno attivare con rapidità il sequenziamento per lo screening delle varianti del virus già note, in parallelo all’incremento della campagna vaccinale. È stato, inoltre, preso atto che l’Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, in convenzione con il centro di genomica dell’Università Magna Graecia, ha già avviato una indagine specifica con tamponi provenienti da tutte le cinque province della Calabria.

"La necessità di arginare l’avanzata del Covid e delle sue varianti - continua Spirlì - ci porta a prendere decisioni indispensabili. Tutti sappiamo che il popolo più aggredito dalla variante inglese è quello dei più giovani. Non possiamo permetterci di far arrivare questa onda d’urto sulla sanità e dobbiamo necessariamente prendere i provvedimenti del caso. Uno dei primi è questo: le scuole si fermano per due settimane. Durante questo periodo inizieremo la vaccinazione del personale scolastico che si renderà disponibile. Nessuno entrerà a scuola, salvo i casi di comprovata disabilità. Il resto dei giovani studierà da casa con il collegamento a distanza".

Campagna vaccinale

"Prosegue con i dovuti aggiustamenti. Oggi abbiamo fatto il punto sulle persone già vaccinate e messo in atto un piano suppletivo, che si aggiunge a quello già presente. Saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78. Ho chiesto con vigore che alle categorie già autorizzate si aggiungessero i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi, utilizzando anche i medici di Medicina generale. Seguirò tutto personalmente, facendo anche visita ai centri vaccinali per verificare i modi in cui il servizio viene prestato".

Punti di vaccinazione 

L’Unità di crisi ha anche stabilito effettuare l’analisi dei volumi delle attività dei punti di vaccinazione, al fine di verificare l’andamento reale della campagna. È stato anche deciso di istituire 32 centri vaccinali presso i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali. Evidenziata, inoltre, una carenza nel funzionamento dei 78 punti di somministrazione presenti sul territorio regionale.

La questione è stata al centro di un’altra riunione, avvenuta questo pomeriggio, alla quale hanno partecipato - oltre al presidente Spirlì e al commissario Longo - tutti i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione.  

Durante il vertice, è stato analizzato l’attuale andamento della campagna vaccinale e - su sollecitazione di Spirlì e Longo - sono state individuate soluzioni utili a incrementare la somministrazione delle dosi in tutto il territorio regionale.

Articolo modificato alle 21.15 del 5 marzo 2021

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