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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, il Governo ha deciso: da venerdì in Calabria sarà di nuovo lockdown

Il premier lo ha annunciato in conferenza stampa, stessa decisione per: Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta. Conte: “Non abbiamo alternative”

La Calabria, da venerdì prossimo e sino al 3 dicembre, sarà una “zona rossa” con criticità alta insieme a Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta. Lo ha stabilito il ministro della Sanità, Roberto Speranza che, in serata, ha firmato l’ordinanza di applicazione delle restrizioni per frenare il contagio da Coronavirus, ed annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa tenuta a reti unificate pochi minuti fa.

“La situazione - ha detto Conte - è particolarmente critica, l’aumento del coefficiente Rt ci segnala andamento crescita contagi. Dobbiamo, quindi, intervenire per frenare l’espansione del virus in attesa del vaccino”.

Quali sono i criteri per chiudere le regioni

Le scelte del Governo, come anticipato in un altro servizio, si basano su un piano di controllo composto da 21 criteri, fra i quali quelli più importanti sono i numeri del contagio e la capacità di risposta, la resilienza come detto da Rezza, del sistema sanitario. 

“Applicando un solo criterio di scelta - ha detto il Presidente del consiglio nel commentare le decisioni assunte - faremmo un doppio danno alla Nazione, per questo abbiamo diviso Italia in tre aree e le misure entreranno in vigore da venerdì per consentire a tutti di mettere a funzione le proprie attività”.

"Non abbiamo alternative - ha concluso Conte - dobbiamo tenere duro. Stiamo lavorando a un nuovo decreto, un decreto ristori bis, legge che prevede indennizzi a tutti gli operatori che saranno colpiti da queste nuove restrizioni".

Cosa si può fare (e cosa no) in una zona rossa secondo il nuovo Dpcm

Divieto di ingresso - "È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati". Si potrà entrare e uscire e muoversi solo per "comprovate esigenze", e dunque per motivi di lavoro, di salute e di urgenza sempre giustificati con il modulo dell’autocertificazione. È sempre "consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Esercizi commerciali - Sono chiusi i negozi ad eccezione di alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Restano aperti parrucchieri e centri di estetica. Chiusi invece bar e ristoranti tranne le consegne a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto.

Scuola - Ad eccezione "della scuola dell’infanzia, primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza". Rimane "la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori".

Sport - Sono sospese le attività sportive anche nei centri all’aperto. È "consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno un metro e attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale".

Dpcm 3 novembre 2020: il documento in Pdf

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