Coronavirus e personale sanitario: 91 i contagi in Calabria, 21 solo a Reggio Calabria
I dati dell'espansione del virus fra medici e infermieri sono stati raccolti in un report della Regione Calabria dove si analizza l'evoluzione della pandemia da Covid-19
Sono stati definiti gli eroi di una guerra inaspettata, i combattenti in prima linea contro il Coronavirus. Sono medici, infermieri ed operatori sanitari che in Italia, come in Calabria, rischiano di pagare il conto più salato della pandemia. Lungo la penisola sono stati centinaia i sanitari contagiati e deceduti, nella nostra regione, alla data dell’ultimo report della Regione Calabria, sono 91 gli appartenenti alla categoria che sono stati contagiati dal virus Covid-19.
La maggior parte donne
La maggior parte sono donne: 56 casi in rosa, contro i 36 fra gli uomini. La statistica ci offre anche una fotografia della forza lavoro impiegata in un settore delicato qual è quello sanitario. Fra le 56 donne contagiate, infatti, 5 sono ultrasessantenni e 17 ultracinquantenni. Fra gli uomini, invece, sul dato totale di 36 contagiati, 10 sono sanitari e operatori ultrasessantenni e 7 ultracinquantenni.
Ventuno casi a Reggio Calabria
Il primo caso di contagio fra il personale sanitario in Calabria si è registrato a Crotone, mentre il numero maggiore di casi si è registrato in provincia di Catanzaro e sono legati all’esplosione del focolaio dentro una residenza per anziani. Volendo parlare con i numeri ecco i dati dei contagi fra il personale sanitario provincia per provincia: 36 a Catanzaro; 21 a Reggio Calabria (con il 23,1% dell’incidenza); 27 a Cosenza; 4 a Vibo Valentia e 3 a Crotone.
I rischi nelle residenze per anziani
Venendo, infine, ai contagi dentro le residenze sanitarie: 88 casi a Catanzaro (42,7%); 29 casi a Reggio Calabria (14,1%); Cosenza 85 casi; Vibo Valentia 4 casi e Crotone zero casi. “In tali strutture gli ospiti - si legge nel report regionale - in genere con un’età superiore ai 60 anni, spesso presentano patologie multiple, croniche, fragilità e disabilità. Questa categoria di soggetti è potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave, qualora colpiti da Covid-19”.
