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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, Reggio si prepara alla "fase 2": sì a visite a parenti e cibo d'asporto

I contenuti del nuovo decreto anticipati ai rappresentanti di Regioni e Comuni e poi ufficializzati dal premier Conte. Dal 4 maggio aprono i parchi, dal 18 maggio il commercio, dal 1 giugno i servizi alla persona. Resta il divieto di lasciare la propria regione

"Fase 2" nel segno della cautela. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le strategie del Governo per la tanto attesa ripartenza del 4 maggio, nel corso di una conferenza stampa, domenica 26 aprile, e la cosa  certa è che non sarà un "liberi tutti".

Si potranno incontrare i familiari più stretti (purchè si indossi una mascherina), via libera anche alle attività motorie lontano da casa (cade il limite dei 200 metri) ma sempre da soli e mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro. Sì alla vendita di cibo d'asporto (non più solo il domicilio) fino a che non riapriranno i ristoranti (ovvero fino all'1 giugno). Confermata la riapertura per il 4 maggio di imprese di costruzioni e manifatture, per i negozi di vendita al dettaglio si deve attendere il 18 maggio. 

Le novità sono state oggetto di confronto nel corso della riunione della cabina di regia Stato-Regioni con il premier Giuseppe Conte, i ministri Francesco Boccia (Autonomie regionali) e Roberto Speranza (Salute), il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri e le Istituzionali locali. A rappresentare la Calabria, il governatore Jole Santelli.

Tutti gli indirizzi resi noti nella riunione finiranno nel nuovo Dpcm, illustrato ai cittadini in serata dallo stesso Conte. Oltre al decreto ci saranno poi protocolli con le aziende, affinchè la riapertura avvenga in sicurezza. Il controllo sarà capillare e costante, grazie al raccordo tra Enti, Iss e ministero della Salute. Ci saranno delle "soglie sentinella".  Se superate si interverrà con chiusure territorialmente delimitate.

"Se ami l'Italia mantieni le distanze" 

Questo è il nuovo mantra lanciato da Conte adesso che si può archiviare l'ormai famigerato "resta a casa". "Grazie ai sacrifici - ha detto il presidente - stiamo riuscendo a contenere il contagio e questo è un grande risultato", anche perchè ci sono stati "momenti in cui ci sembrava sfuggire a ogni controllo", ma l'abbiamo affrontato con "forza, coraggio e senso di responsabilità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza, la fase due e dobbiamo essere coscienti che la curva di contagio potrà risalire, il richio c'è e dobbiamo affrontarlo con rigore". Ogni riapertura e ogni allentamento dei divieti è subordinato al divieto assoluto di assembramenti, in luoghi pubblici e privati, e all'obbligo di mantenere le distanze interpersonali.

Conte ha con forza sottolineato che "dovremo vigilare, monitorare costantemente, affinchè la curva" del contagio "non risalga e essere pronti per intervenire in modo tempestivo laddove la curva dovesse diventare critica. Abbiamo predisposto un meccanismo per consentirci di intervenire.

Stiamo tutti affrontando una prova molto dura. Anche nei prossimi mesi ci aspetta una sfida molto complessa. Molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Possono quindi anche reagire negativamente in questa fase, affidarsi alla rabbia, cercare un colpevole, prendercela con un familiare, con la politica, con il governo o con la stampa.

Oppure possiamo scacciare il risentimento e pensare a cosa ciascuno può fare per consentire questa rapida ripresa. Ciascuno di noi tutti indistintamente dobbiamo gettare le basi della ripartenza del Paese. Rimboccarci le maniche: il Governo farà la sua parte, ci sarà una stagione intensa di riforme, cambiare quelle cose che nel Paese non vanno da tempo. Noi, con la squadra dei ministri, non ci tireremo indietro".

Gli spostamenti

Resterà in vigore il divieto di spostarsi da regione a regione tranne per le "comprovate esigenze" (lavoro o salute ndr) già previste. Sarà però possibile, all'interno di una stessa regione, spostarsi dal proprio comune anche per andare a fare visita ai parenti. "Non è però - ha chiarito Conte - un via libera a party privati".

L'autocertificazione 

L'autocertificazione resterà a regime fino a quando saranno necessarie delle restrizioni agli spostamenti. Autocertificazione necessaria anche per fare ingresso in Italia, per tutte le persone, anche se asintomatiche: sarà necesario documentare i motivi del viaggio e specificare l'indirizzo dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario. "Le regioni giornalmente ci informeranno sulla curva epidemiologica", ha ammonito il premier. Il ministro della Salute dovrà indicare le soglie sentinella da rispettare in modo da intervenire in determinate situazioni e "chiudere il rubinetto".

Casi sospetti di Covid

Diventa obbligatorio restare a casa se si hanno i sintomi di infezioni respiratorie e febbre oltre i 37 gradi e mezzo. Scatta anche l'obbligo di consultare il proprio medico curante.

Ristoranti e pizzerie

Dal 4 maggio sarà possibile la ristorazione con asporto. "Nessuno pensi  - il monito di Conte - che davanti a un bar o a un ristorante possa esserci un assembramento. Si entrerà uno alla volta e il cibo si consumerà a casa, in ufficio o dove è consentito ma non davanti al posto di ristoro". La riapertura avverrà l'1 giugno.

Sport

Via libera allo sport, anche lontano da casa. Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento per professionisti e non, purchè riconosciuti "di interesse nazionale" dal Coni e dalle federazioni. Si tratta però di un "via libera" solo per attività individuali. Per gli sport di squadra si dovrà attendere il 18. Il calcio, con le competizioni ufficiali, resta un'incognita. 

Negozi, musei e biblioteche

Dal 18 maggio si potrà riprendere la vendita al dettaglio. Nella stessa data si potranno riavviare gli allenamenti per gli sport di squadra. Restano invece ancora sospese le attività "di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi".

Centri estetici e parrucchieri

Centri estetici e negozi di parrucchiere uomo-donna saranno gli ultimi a potere alzare le saracinesche. Stessa sorte per bar e ristoranti. La data scelta è l'1 giugno. Sono stati posti in fondo al calendario perchè attività che portano con sè un maggiore contatto interpersonale. 

Parchi, ville e giardini

Sì alla riapertura di aree verdi dal 4 maggio. Purchè nel rispetto delle distanze e con accessi contingentati. I sindaci potranno evenutalmente chiudere le zone in cui non sarà possibile mantenere la vigilanza per il mantenimento del distanziamento sociale.

Parchi giochi per i bambini

Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato.

Funerali e cerimonie religiose

Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti (non più di 15 persone, possibilmente all'aperto). Dopo le vibranti polemiche della Cei il Governo ha annunciato che si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Resta confermato l'impianto di "base" seguito già dai primi giorni dell'emergenza. Roma fornisce una cornice di riferimento. Le Regioni potranno stringere le maglie ove ritenuto necessario, ma non potranno invece dare misure meno severe di quanto stabilito a livello centrale.

Le mascherine

Il prezzo delle mascherine sarà calmierato. "Ci sarà un prezzo giusto - ha sottolineato Conte - C'è anche il forte impegno del governo a eliminare completamente l'Iva per le mascherine. Il prezzo è intorno a 0.50 centesimi (al pezzo) per quelle chirurgiche".

In famiglia sì, ma distanti

Conte ha annunciato che si dovrà "rispettare il metro di distanza di sicurezza e con le mascherine. Anche nelle relazioni familiari - ha ribadito - state attenti, rispettate queste precauzione perchè gli esperti ci dicono che almeno un contagio su quattro avviene nelle relazioni familiari".

La scuola

"Ragionevolmente avremo le scuole chiuse fino a fine anno scolastico", ha detto Conte in conferenza stampa. Il premier ha ribadito che si lavora alla riapertura a settembre.

Il monitoraggio e un possibile ritorno al lockdown

L'indice R0, ovvero il numero di persone contagiate in media da un singolo infetto, sarà la bussola sanitaria dal 4 maggio in avanti. Il secondo criterio sarà la capacità del sistema sanitario di far fronte a eventuali aumenti nel numero di contagi, con terapie intensive e tutto quel che serve.

I due binari indicati più volte come principali "guide" dal fronte dei tecnici del ministero della Salute, a quel che apprende l'Adnkronos Salute, sono stati ribaditi anche oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza impegnato in queste ore in diverse videoconferenze sul tema "fase 2", al centro anche dei lavori della task force guidata da Vittorio Colao. Il nodo relativo a quanto riaprire, come e in che tempi, si dovrà dipanare in un modo che si sposi con i criteri sanitari. Criteri che riguardano ovviamente punti fermi come le distanze di sicurezza, i dispositivi di protezione come le mascherine, e così via.

Ma su tutti c'è, appunto, l'indice R0, che ogni venerdì sarà oggetto di un aggiornamento, regione per regione. Se questo indice aumenta, seguiranno provvedimenti - misure di contenimento - per riportarlo sotto la soglia. Ci si dovrà muovere così dal 4 maggio, con le prime riaperture sul fronte produttivo e poi a seguire sul fronte commerciale e individuale. In un paio di settimane si potrà vedere come si muove l'indice.

Avviata ormai invece la strada dell'indagine di sieroprevalenza con i test anticorpali, che si conta di concludere entro 2-3 settimane dall'avvio dello screening. L’indice R0 o Erreconzero o “numero di riproduzione di base” è il valore che misura la velocità di diffusione di un virus. Quando la crisi del Coronavirus sembrava inarrestabile quel valore era a 3. Ora il valore è ben sotto all'1 in Italia. 

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