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Cotticelli shock: "Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo": ora la politica vuole la sua testa |VIDEO

Il generale dell'Arma, davanti alle telecamere di "Titolo quinto", "scopre" di essere il responsabile dei ritardi che hanno portato alla dichiarazione di zona rossa per la Calabria e sconfortato ammette: "Domani mattina sarò cacciato"

L'emergenza sanitaria in Calabria e le drammatiche verità. Nel corso del programma di informazione e approfondimento "Titolo Quinto", andato in onda ieri sera su Rai 3, che si è soffernato sui dati della curva epidemiologica nella regione e l'istituzione della zona rossa per contenere la diffusione dell'infezione, è emersa anche l'ammissione di responsabilità del commissario ad acta, generale Saverio Cotticelli, sul piano Covid.

Il generale Cotticelli interrvistato dal giornalista della Rai appare impreparato, in confusione tanto che il sub commissario Maria Crocco, che sta sentendo tutto dall'ufficio adiacente e viene registrata fuori onda, lo rimbrotta: "Ti avevo detto di andare preparato".

Impreparato sui numeri delle terapie intensive ma, soprattutto, colpevolmente fuori contesto sulle responsabilità per la mancata preparazione del Piano anti Covid regionale che, da nota del ministero della Salute, era in capo proprio alla struttura commissariale e non alla giunta regionale. 

La scena ripresa dalle telecamere di "Titolo quinto" è surreale. «Non sono io il responsabile – spiega Cotticelli al giornalista che lo sta incalzando – si sono dimenticati delle due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, e hanno dato l’incarico al presidente della Giunta». Aggiunge poi di aver redatto allo scopo un quesito inviato al ministero per chiedere di chi fosse la competenza. Recupera lo scambio di pareri con il ministero e quando lo sfoglia il suo volto cambia colore, perché il generale Cotticelli scopre di essere proprio lui il soggetto competente in materia. «Sono io», ammette tradendo un grande imbarazzo e, impacciato più di prima, biascica: «La settimana prossima è pronto».

La chiosa è sconfortante. Il commissario al piano di rientro, che aveva annunciato e formalizzato le proprie dimissioni nei giorni scorsi, percepisce che le dichiarazioni appena rilasciate e riprese dalle telecamere lo inchiadano alle proprie responsabilità e aggiunge sconsolato: «Cosa vuole che le dica, dottore, tanto io domani mattina sarò cacciato». 

Intanto, però, la Calabria è stata dichiarata zona rossa anche, o soprattutto, a causa di questi ritardi. Così, mentre ancora la trasmissione è in onda, si scatena la bagarre politica e la condanna sui social. Il generale Cotticelli diventa il bersaglio di una polemica infuocata.

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, subito dopo il servizio ha tuonato dalla propria pagina Facebook: "Sanità in Calabria, la vergognosa ammissione di responsabilità del commissario di governo Cotticelli: per i calabresi non ha un piano di emergenza Covid e lo hanno pure riconfermati col decreto Calabria due giorni fa! Il ministro Speranza si deve dimettere subito".

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