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Cronaca

Festa Madonna, Falcomatà: "Vogliamo e dobbiamo farla, ma in maniera differente"

Dopo il no categorico della Prefettura sulla grande discesa della Patrona, dall'Eremo fino in Cattedrale, il primo cittadino ha chiesto un parere ai reggini con un post su Facebook

La processione della Madonna della Consolazione si è fermata, nell'arco della sua storia, solo pochissime volte. Quest'anno a frenare ogni entusiasmo ci ha pensato il Coronavirus e le misure retrittive imposte dal Governo per evitare la diffusione del "nemico invisibile". Il no categorico, alla grande discesa di settembre, dal Monte dell'Eremo fino in Cattedrale, è arrivato da un vertice tenuto in Prefettura alla presenza delle massime autorità cittadine.

In seguito a questa decisione, il sindaco Giuseppe Falcomatà, con un post pubblicato su Facebook, si è rivolto ai reggini: "Vorrei conoscere il vostro parere. Vorrei sapere cosa ne pensate. La Festa della Madonna siamo noi. Siamo pronti a viverla nel rispetto di noi stessi e di chi ci circonda? Rappresenta un simbolo per la nostra comunità, un segno di fede, un momento di raccoglimento e di riflessione, oltre che un momento di svago e spensieratezza, un'attrattiva turistica e un’occasione di incontro per migliaia di reggini di rientro".

"Quest’anno - continua Falcomatà - dovrà necessariamente essere una festa diversa rispetto a come siamo abituati a viverla. Ma la devozione dei reggini è una fiamma eterna che non può spegnersi nemmeno di fronte allo tsunami che abbiamo vissuto nei mesi scorsi".

Incalza il sindaco: "Noi questa festa vogliamo farla! Noi questa festa dobbiamo farla, ma in maniera differente.
Chiederò alle istituzioni deputate al controllo e alla sicurezza pubblica di continuare a lavorare insieme per trovare un modo per organizzare comunque la festa, in sicurezza.

Sappiamo però che la riuscita di questa operazione dipende da tutti noi. È necessario fare un patto, una promessa. La festa si potrà fare solo se noi reggini dimostreremo di saper rispettare le regole. Questa è una condizione fondamentale. E noi abbiamo già dimostrato durante il Covid di saperle rispettare le regole".

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