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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ridisegnare la scuola contro il Covid, il 13 maggio assemblee web dei lavoratori

Le segreterie regionali dei sindacati di categoria hanno presentato la piattaforma di richieste: sicurezza, didattica a distanza, concorsi per la stabilizzazione dei precari e investimenti in infrastrutture

Il 13 maggio la scuola si fermerà, lo farà virtualmente, usando le piazze multimediali, lo farà quando ancora non è finita l’emergenza Coronavirus per ricordare al Governo che questo settore, quello dell’istruzione scolastica, merita la giusta attenzione. In tutte le province della Calabria, quindi, mercoledì gli operatori della scuola si raduneranno in assemblee virtuali insieme ai propri rappresentanti sindacali per mettere nero su bianco i punti fondamentali della propria piattaforma di rivendicazione. 

La piattaforma sindacale

Una piattaforma sindacale, stravolta dal Covid-19, che è stata presentata questa mattina, durante una conferenza stampa da remoto, dai rappresentanti regionali di categoria: Domenico Denaro (Flc Cgil); Vincenzo Guida (Fsur Cisl); Paolo Pizzo (Uil scuola Rua); Aldo Romagnino (Snals) e Antonio Tindiglia (Gilda). Al centro delle attenzioni di sindacati, unitariamente, ci sono le questioni inerenti la sicurezza, la didattica a distanza, la programmazione della ripartenza di settembre, i concorsi e la necessità di nuovi investimenti per ammodernare le infrastrutture scolastiche calabresi.

Protocollo di sicurezza

In buona sostanza, intanto, occorre definire un protocollo specifico sulla sicurezza che definisca nel dettaglio come si sanificano gli ambienti, come si mantengono le distanze, come si limitano le presenze, come si apprestano tutti gli strumenti necessari alla ripresa delle attività e alla frequentazione degli ambienti scolastici, come si garantisce la sicurezza per lavoratori e alunni. Il primo appuntamento sarà a metà giugno per lo svolgimento degli esami di Stato. 

La didattica a distanza

Sulla questione della didattica a distanza è stato estremamente chiaro Paolo Pizzo, Segretario generale della Uil scuola Rua Calabria. "La didattica a distanza - ha detto Paolo Pizzo - non è didattica, è solo uno strumento emergenziale, uno strumento della disperazione”. “La didattica a distanza - gli ha fatto eco Antonio Tindiglia della Gilda - non è la panacea di tutti i mali. Oggi scontiamo i tagli enormi fatti nella scuola sino ad oggi. Adesso bisogna organizzare seriamente la didattica, pensando a far lavorare tutti in sicurezza”.

Occhio alla ripartenza

Messo ormai in archivio l’anno scolastico contrassegnato dal Coronavirus, i sindacati proiettano la loro attenzione alla ripartenza di settembre, quando la scuola potrebbe essere decisamente mutata rispetto a quella conosciuta sino ad oggi. “È dunque quanto mai indispensabile - sono convinti i sindacalisti - assicurare la continuità didattica e di servizio con un utilizzo ottimale di tutte le risorse di personale: coprire tutti i posti di organico, sia del personale docente che del personale Ata, in modo stabile è la prima condizione che va assicurata a tutte le scuole”.  

Taglio personale sventato

Organici che, sventato il taglio di oltre 5000 posti in tutta Italia, dovranno essere implementati, trasformando gli attuali contratti precari in contratti stabili, “senza passare da concorsi con quiz, ma solo per titoli ed esami”. Il problema dell’implementazione dell’organico è stata evidenziata anche da Aldo Romagnino dello Snals.

Regione convitato di pietra

Uno dei convitati di pietra alla conferenza stampa dei sindacati della scuola, insieme al Governo Conte e alla ministra Azzolina, era l’amministrazione regionale. “Sino ad oggi - ha detto Domenico Denaro - la Regione non ci ha mai chiamato per discutere con noi sul futuro della scuola, non lo ha fatto nemmeno per avviare una semplice concertazione su un settore molto importante per il futuro della Calabria. Questo è inaccettabile”.

Investimenti e contratto

Le misure necessarie, per i rappresentanti delle organizzazioni sindacali - richiedono opportuni interventi di legge e il supporto di un piano straordinario di investimenti, indispensabile per potenziare l’organico, aumentare le dotazioni finanziare delle scuole tenute a dotarsi dei dispositivi di sicurezza, far fronte alla necessità di ripensare tempi e luoghi della didattica, dell’amministrazione, dell’assistenza agli alunni. Ma non solo. “Bisogna - ha detto, infine, Vincenzo Guida della Cisl - ripensare anche il contratto di lavoro che, attualmente, non prevede la didattica a distanza ed il lavoro agile”. 

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